E' sempre difficile interpretare i risultati dei primi test, tra carichi di benzina e obiettivi diversi. La Ferrari ha effettuato più giri di qualsiasi altro team nei tre giorni di Barcellona e in particolare Carlos Sainz è stato lo stakanovista con 236 tornate ma per ora non si sbilancia in pronostici o voti.
"Voi state iniziando a trarre conclusioni e forse provate a mettere un po' di ordine gerarchico - ha spiegato rivolgendosi ai giornalisti -. Noi però davvero non abbiamo idea e penso che nessuno abbia idea di quali carichi di carburante e quali modalità di motore siano in funzione. Quindi non possiamo confermare o negare che siamo felici o tristi, perché non sappiamo davvero dove siamo. Penso che in Bahrain, forse inizierà a diventare un po’ più facile capire dove sono tutti".
Il figlio d'arte, alla seconda annata come pilota della Rossa, si rimbocca le maniche e pensa già alla prossima sessione: "Ora è il momento di lavorare un po’ di più non solo sul chilometraggio, ma sta anche cercando di migliorare il problema del porpoising e l’affidabilità dell'auto, cosa che ovviamente è difficile da fare. Continueremo a lavorarci e vedremo se potremo continuare a migliorare".