Il Gran Premio d'Olanda è stato, senza mezzi termini, un disastro per Logan Sargeant. Il pilota americano non è riuscito a gestire la sua numero 2 e la Williams ha mal digerito l’ingente somma persa con il suo errore. Perché era stata proprio la sua vettura quella scelta per l’installazione degli aggiornamenti che avrebbero dovuto renderla più competitiva. E così, dopo che il team ha dovuto anche richiedere un nulla osta per schierare la loro monoposto distrutta che non aveva neanche partecipato alle qualifiche, la necessità di cambiare pilota si è fatta più impellente. Tra i candidati, Mick Schumacher sembrava un possibile sostituto, ma Williams ha sorpreso tutti puntando su un rookie: Franco Colapinto.
Per un momento si era detto che Vowles avesse tentato di ottenere in prestito Liam Lawson dalla Red Bull, un potenziale futuro sostituto di Daniel Ricciardo. Persino Kimi Antonelli sembrava una scelta plausibile, una buona palestra per il futuro pilotino della Mercedes AMG Petronas, che debutterà nelle FP1 proprio questo weekend e per la prima volta in una monoposto attuale. Eppure tutti gli occhi sembravano essere puntati sul pilota tedesco, che dopo due anni da terzo pilota Mercedes, si sentiva pronto per un ritorno. Non solo secondo lui, ma anche per Toto Wolff, che ha lodato di Mick la crescita e ha sottolineato quanto meriti una nuova chance, e per Sebastian Vettel. Il quattro volte campione del mondo sostiene da sempre che alla scuderia inglese potesse far comodo un pilota che conosce bene i circuiti e il motore che guida.
Tuttavia, la Williams ha optato per Colapinto, classe 2003, che dalla Formula 2 fa questo salto in categoria prima decisamente a sorpresa. Per chiarire, il suo nome non fa tremare di certo i box, ma è il primo pilota argentino a raggiungere la Formula 1 dopo 23 anni, da Carlos Reutemann. Non è certo un pilota da top 3, con i suoi 96 punti, ma è un giovane talento con molto da dimostrare. E forse, nonostante gli errori passati di Sargeant, puntare su un rookie potrebbe rivelarsi una mossa meno azzardata di quanto sembri. Alla fine, come nel caso di Antonelli e Doohan, si tratta di una scommessa.
Questa situazione brucia alla rosa di candidati, ma ancora di più a Mick Schumacher, che sta attendendo davvero da tanto. Sballottolato inizialmente tra le opzioni di Audi e AlphaTauri, tutte le voci sono subito svanite e persino la speranza di un approdo in McLaren, dove Mick avrebbe potuto avere davvero delle opportunità, si è dissipata col passare del tempo, facendo perdere alla sua carriera ogni tipo di orientamento. È sicuro che il suo desiderio di risollevare la propria carriera continua a non bastare, neanche in Mercedes che nonostante la fiducia, si limita a garantirgli il ruolo di terzo pilota, escludendo fin da subito la possibilità di un sedile post-Hamilton. Il sogno svanito in Williams, che inizialmente sembrava propensa a puntare su di lui, è legato soprattutto a una questione economica. Secondo Ralf Schumacher, la valutazione è legata al notevole sostegno finanziario che l’Argentina fornisce al suo pilota e che per la scuderia inglese è fondamentale. Inoltre quella del figlio del Kaiser non è stata una carriera in Formula 1 senza errori. La distruzione della sua vettura per ben due volte è un fattore da non sottovalutare e il team di Grove non può ragionevolmente permettersi altre perdite di questo tipo, rischiando di ritrovarsi un nuovo Sargeant in squadra. A questo punto è chiaro che non sono le sue capacità accumulate con Mercedes e nei Prototipi a pesare nel suo curriculum.
Il budget cap è un problema serio per il team e pur sapendo che un rookie inesperto come Colapinto non garantisca necessariamente un risparmio, Vowles spera che il gioco valga la candela. Il merito non sempre prevale e dare spazio a un giovane piuttosto che scommettere su un ritorno può sembrare rischioso, ma magari investire nel programma junior, come sta accadendo da qualche tempo, potrebbe davvero aiutare a scoprire dei talenti veri. Il 2025 si prospetta infatti come un anno ricco di giovani che emergono dai “banchi” per occupare i sedili: Bearman per Haas dalla Ferrari Driver Academy, Doohan dai banchi Alpine, che potrebbe rivelarsi un vero talento come Piastri, e Antonelli prossimo in Mercedes. In questo caso Colapinto, pupillo della Williams Driver Academy, avrà una grande responsabilità: dimostrare di essere all’altezza e di evitare gli stessi errori del suo predecessore. Nel frattempo, Mick Schumacher saluta ancora un’opportunità sfumata e resta da vedere se e quando ne avrà una nuova. Nel frattempo non ci resta che scoprire se quella di Williams non sia l’ennesima valutazione sbagliata, in attesa di una loro possibile rinascita grazie all’ingresso di Carlos Sainz in scuderia l’anno prossimo.