Ieri, oggi, domani. La tre giorni di shakedown a Sepang, riservata ai piloti esordienti e ai collaudatori dei cinque costruttori MotoGP, apre il 2023 in maniera semi-ufficiale. La stampa è presente nel paddock malese, ma durante queste prime giornate è proibito ai giornalisti l'accesso alla pitlane, per tutelare le Case e la segretezza delle loro nuove invenzioni tecniche. Il segreto, però, è di Pulcinella se poi un fotografo Dorna scatta un'istantanea della Yamaha 2023 con la parte inferiore della carena scoperta e lo scarico in bella vista. Immagine che puntualmente viene pubblicata sui canali social ufficiali della MotoGP. "Voglio trovare un senso a questa situazione anche se questa situazione un senso non ce l'ha", verrebbe da pensare. Un senso, tuttavia, sembra averlo il nuovo percorso tecnico intrapreso dalla Yamaha, che a sud di Kuala Lumpur si è presentata con il collaudatore Cal Crutchlow. L'inglese, sibillino, in pieno humour britannico, ha dichiarato a GPone: "Ho una lista di cose da provare lunga come le mie gambe (anche se Cal non è propriamente uno spilungone, ndr)". Intanto il pilota di Coventry ha siglato il primo tempo nella giornata inaugurale di shakedown, fermando il cronomento in 2'01"146. Il tester Yamaha ha difeso la leadership anche oggi; una giornata caratterizzata da tanta pioggia con solo due ore a disposizione dei piloti per girare in condizioni di asciutto.
Il cronometro è sempre il miglior riscontro, si sa, ma nei test conta altro. La Yamaha, da questo punto di vista, sembra davvero aver reagito con aggressività alla crisi tecnica - mascherata in parte dal talento di Fabio Quartararo - vissuta tra la fine del 2021 e lungo tutto il 2022. Iwata ha sfoggiato sulle M1 affidate a Cal Crutchlow una quantità industriale di novità: forcellone nuovo, codone nuovo accessoriato di alette, cupolino rivoluzionato a forma di razza marina (quella del Mediterraneo). Il motore nuovo, nascosto dal telaio e quindi irraggiungibile per gli obiettivi dei fotografi assiepati a bordo pista, si esprime attraverso i rilevamenti delle fotocellule della speed trap, in fondo al rettilineo dei box. I dati sono eloquenti, gridano al possibile riscatto Yamaha, che sul dritto paga solamente 3 chilometri orari dal quattro cilindri a "V" di Aprilia, due chilometri orari dal motore desmodromico di Michele Pirro. La M1 di Crutchlow, in particolare, sembra registrare velocità massime di quasi 3 km/h superiori rispetto a quelle fatte segnare da Fabio Quartararo in gara, a Sepang, lo scorso ottobre. Al termine della seconda giornata di shakedown consegnare certezze alla storia sarebbe da scriteriati. I segnali di un risveglio di Iwata, di un deciso cambiamento - però - ci sono. Lo conferma anche il Diablo, che prima di partire in direzione Sepang (dove dal 10 al 12 febbraio sarà in pista insieme a Franco Morbidelli, a Cal Crutchlow e a tutto lo schiermento piloti MotoGP per i primi test ufficiali 2023 ) ha parlato così ai microfoni di NBC: "La Yamaha mi dà sicurezze mentali, sono rimasto appunto perchè sapevo che stessero cercando di cambiare la loro mentalità di lavoro. Nuovi ingegneri si sono uniti al team e da qualche mese hanno già iniziato a lavorare sul motore, portano persone dall'Europa per aiutarli. Stanno facendo grandi cambiamenti ed è per questo che credo in loro, che ho voluto concedere tempo".