Corpo a corpo sì, ma finito malissimo. Lo attendevano tutti, ma più che una lotta quella tra Lando Norris e Oscar Piastri è la storia di un harakiri mancato per pochissimo, perché in Canada l’inglese stava per farla grossa. Ha provato il sorpasso laddove lo spazio non c’era, centrando il compagno di squadra e finendo in barriera, costretto poi a tornare ai box con la testa bassissima. È un errore grave e lo sa, tant’è che ancor prima di scendere dalla MCL39 si apre in radio e fa mea culpa, perché dopo quella manovra non c’è nulla che possa giustificarlo: “Scusate, è tutta colpa mia sfortunatamente. È stato stupido da parte mia”.

Un errore che però fa da fotografia perfetta della differenza tra i due piloti papaya, almeno fino ad ora: da un lato Oscar Piastri, lucido e capace di difendersi in maniera strepitosa, non concedendo neanche un millimetro al proprio avversario; dall’altro Lando Norris, che ancora una volta si conferma poco incisivo nella battaglia, un aspetto su cui più e più volte aveva detto di dover lavorare, già durante la passata stagione. Sì, perché se nel 2024 era stato Max Verstappen a metterlo all’angolo tante volte, quest’anno la stessa cosa sta facendo il suo compagno e rivale per il campionato, che a Montreal non vince ma si prende la McLaren, oltre ad allungare, di tanto, in classifica. Non è stato il suo miglior fine settimana stagionale, mai all’altezza della Mercedes di George Russell e della Red Bull di Verstappen, eppure il messaggio lanciato da è forte, perché anche quando le cose non vanno non perde la calma, massimizzando il risultato senza sbagliare nulla, tolta una partenza non brillante in cui Kimi Antonelli e la sua W16 lo fulminano in uscita dalla seconda curva.
Fa tutto il contrario del compagno squadra, che già in qualifica aveva pasticciato sbagliando il primo tentativo in Q3, finendo lungo all’ultima chicane e poi chiudendo il secondo solo in settima posizione, ben lontano dalla prestazione ideale fatta vedere nei run precedenti. Un duro colpo, soprattutto considerato che fino a quell’errore le possibilità di podio erano concrete, vista la differenza di mescola a suo favore con quelli davanti, in primis Piastri e Antonelli. “Ho chiesto scusa al team e a Oscar, perché da parte mia la squadra è sempre stata la mia priorità e provare una manovra del genere è stato stupido” ha ribadito poi al termine della gara a Sky Sport, deluso e senza girarci intorno. E sulle conseguenze per lotta al titolo è stato altrettanto onesto, ammettendo nuovamente il suo errore: “È quello che, chiaramente è uno schifo per me, ma ho fatto un errore e ne pago le conseguenze”.
Chi invece ne esce quasi sollevato, paradossalmente, è il team principal Andrea Stella, oltre che l’intera McLaren. In tanti gli avevano chiesto alla vigilia del fine settimana se si aspettasse che, prima o poi, quella lotta tra i due che sinora era sempre stata evitata potesse verificarsi, perché fin qui Norris e Piastri avevano lottato sì, ma sempre a distanza: quando uno dominava l’altro faticava, di fatto lasciando sereno il muretto. In Canada però, ecco che tutto è cambiato in un attimo e se solo la difesa di dell’australiano fosse stata un po' più aggressiva sarebbero stati guai per la squadra. Un problema evitato ancora una volta, ma se le premesse sono queste prima o poi succederà per davvero, come sempre accaduto nelle grandi rivalità.
