Non tutti i piloti in Formula 1 hanno la stessa personalità, e non tutti sono percepiti dal pubblico nello stesso modo. Lo ha imparato in fretta Lando Norris, a sue spese. Arrivato nella classe regina giovane, simpatico e scherzoso, la gente ha imparato a conoscerlo così, come il ragazzino sempre sopra le righe, e quando il britannico ha deciso di mostrare un altro lato del suo carattere, il pubblico non l'ha presa benissimo.
Al termine della gara di Portimao, lo scorso anno, Norris aveva commentato le vittorie di Hamilton, e i record collezionati nel 2020, spiegando il suo punto di vista sulla questione: "Lewis è molto forte ma ogni domenica deve battere al massimo un pilota o due grazie a una monoposto più competitiva della nostra, quindi è ovvio che raggiunga record".
Un commento sensato, educato, e sicuramente sincero, caratteristica che non siamo abituati a vedere spesso tra i giovani piloti della Formula 1, che preferiscono tacere piuttosto di buttarsi addosso le critiche dei media.
"Mi sento come se fossi un bravo ragazzo, uno simpatico, e cerco di essere sempre un bravo ragazzo. Ma a volte cerco anche di dire un po' di verità, di essere sincero, e a volte alla gente non piace - ha spiegato Norris - penso che se il commento che io ho fatto su Hamilton lo avesse fatto Raikkonen tutti lo avrebbero semplicemente adorato. Le persone non hanno mai visto il mio lato serio e arrabbiato, quindi quando l'ho dimostrato tutti hanno pensato che fossi cattivo. Ma non è così".
Il pilota della McLaren è apparso molto risentito sulla questione, non capendo perché ad alcuni di loro - come il veterano Raikkonen - è permesso dire qualsiasi cosa: dallo sfottere Lewis Hamilton per il suo abbigliamento al dirsi poco interessato ai piloti delle classi minori. Mentre ad altri, ai più giovani soprattutto, non è permesso dire nulla, tranne essere simpatici e divertenti.