Diluvia in Brasile come non succedeva da tempo e il circus della Formula 1 impazzisce per cercare di organizzare tutte le sue attività: dopo le qualifiche e la gara Sprint portate a termine sull'asciutto, a San Paolo la pioggia ha preso il sopravvento ed è diventato impossibile svolgere la maggior parte delle attività in pista, rimandate tutte alla domenica mattina. Poco tempo per correre, tanta posta in gioco con la lotta per il mondiale sempre più serrata, vista la penalità comminata a Max Verstappen dopo la Sprint race, che gli ha fatto perdere la terza posizione, e la vittoria invece di Lando Norris anche nella gara corta. È un Brasile piovoso ma sorridente a Lando Norris, che nella difficilissima sessione di qualifica della domenica mattina è riuscito a posizionarsi in prima posizione, con invece l'olandese tre volte campione del mondo costretto a partire dalle retrovie per via della bandiera rossa data durante il Q2, che gli ha impedito di concludere il suo giro lanciato. Una sessione caratterizzata sia dalla pioggia che dal caos, tra incidenti e fuoripista continui che hanno visto la neutralizzazione dei tempi più di una volta e che potrebbero influenzare massivamente il risultato del campionato.
Infatti, se Lando Norris può stare tranquillo in vista della partenza, prevista per le 16:30 italiane, anticipata di un'ora e mezzo per cercare di evitare la tempesta prevista in Brasile nelle ore successive, per il resto della griglia la situazione è ben diversa. Di fianco al britannico partirà George Russell, che in Brasile ha sempre dimostrato molta competitività ma che in questo momento non lotta per posizioni di rilievo nella classifica del mondiale, e subito dietro invece Yuki Tsunoda, autore di una prestazione incredibile ad Interlagos, proprio come il suo compagno di squadra Liam Lawson, quinto alla bandiera a scacchi. Tra i due alfieri di Visa Cash App Racing Bulls, Esteban Ocon sfilerà quarto, portando l'Alpine inaspettatamente davanti dopo una stagione in salita per la squadra francese.
Si trova più in difficoltà invece la Ferrari, che arriva da due vittorie consecutive, prima ad Austin con Charles Leclerc e poi in Messico con Carlos Sainz, solo sesta in griglia con il monegasco. Lo spagnolo invece è stato uno dei cinque piloti che sono stati protagonisti di incidenti e scatterà dalle retrovie - attualmente in tredicesima posizione - se la scuderia di Maranello riuscirà a riparare la sua monoposto in tempo per l'apertura della pit lane. Infatti, uno dei problemi più grandi di questa sessione di qualifica a ridosso della gara è proprio quello della sfida contro il tempo dei meccanici di Colapinto, Stroll, Alonso, Sainz ed Albon, tutti vittime di forti impatti durante la sessione della mattina e ora costretti a mettere in dubbio la propria partecipazione alla gara.
Chi però è il più arrabbiato di tutti è Max Verstappen, che sapeva già di dover scontare cinque posizioni di penalità per via del cambio di alcune componenti della sua power unit e che, come obiettivo, aveva almeno la top 5. L'olandese invece è stato fermato nel suo giro di qualifica dalla direzione gara, che ha deciso di esporre la bandiera rossa dopo l'incidente di Lance Stroll proprio quando il pilota Red Bull stava transitando nell'ultimo settore. Ciò che fa storcere il naso a Verstappen (e non solo) è il tempismo con cui è stata esposta la bandiera rossa: infatti, la direzione gara ci ha messo un bel po di tempo a decidere, permettendo a praticamente tutti tranne l'olandese di chiudere il proprio giro.
"Se una macchina va in barriera deve essere data subito la bandiera rossa. Metterla dopo 40 secondi è una stron*ata" ha esordito Max Verstappen una volta sceso dalla vettura. Una critica aspra alla direzione gara e alla FIA, proprio negli ultimi giorni è protagonista di molti dibattiti insieme all'olandese, che si sente preso di mira dalla federazione per via di una serie di decisioni a suo sfavore tra il Gran Premio del Messico e quello del Brasile. Una direzione gara che, effettivamente, è difficile non criticare dopo una sessione di qualifica che ha visto ben cinque bandiere rosse e tante situazioni incerte, tutto contornato da uno scenario davvero difficile in termini di condizioni meteorologiche. Formula 1, cosa stai combinando? Il Gran Premio del Brasile non è mai stato così controverso.