Il calcio è una roba pura, almeno per quanto riguarda le regole del campo. È semplice, pochi discorsi. Due tempi da quarantacinque minuti, chi segna una rete in più dell’avversario vince. Fine. C’è il fuorigioco, le rimesse laterali, le punizioni, i cartellini gialli e le espulsioni. Nulla di più. Sì, è vero, adesso ci sono le cinque sostituzioni, il cooling break per le partite più calde, il Goal Decision System (il segnale che arriva all’arbitro se il pallone ha varcato la linea di porta oppure no). Tutta roba marginale. Da un po’ di tempo, però, qualcuno sente il bisogno di stravolgere tutti quei principi su cui si è basato questo sport ultracentenario.
Tralasciando il Var che vabbè, servirebbe un articolo a parte per capire quanto possa essere giusto o meno, in tantissimi hanno provato a reinventare il calcio con regole assurde. Il primo che viene in mente è l’intoccabile “Cigno di Utrecht” Marco Van Basten che, per quanto possa aver segnato la storia di questo gioco, la sparò davvero grossa. Senza tanti giri di parole disse: “Aboliamo il fuorigioco”. Ma anche no, aggiungiamo noi. Eppure qualcun altro sente il bisogno di stravolgere tutto, così, tanto per fare qualcosa. Stiamo parlando della FIFA.
La notizia che il massimo organo calcistico voglia rivoluzionare tutto ci ha già rotto le scatole, per non dire altro. Tutto quello che viene fatto è spacciato per “Lo stiamo facendo per il bene del calcio”, quando in realtà è tipo il segreto di Pulcinella. Tutti, compresi loro, sanno che l’unico obiettivo è avvantaggiare ulteriormente chi ha i soldi. E infatti la Uefa abolisce il gol doppio in trasferta privando i vari Bate Borisov di sperare di perdere 2-1 al Camp Nou di Barcellona per provare a vincere 1-0 in casa. La FIFA invece vuole trasformare il calcio in calcetto sperimentando già le cinque assurdità nel torneo giovanile “Future of Football Cup” dove partecipano le selezioni u19 di Psv Eindhoven, Az Alkmaar, Bruges e Lipsia.
Prima, fondamentale, indispensabile regola. Due tempi da 30 minuti effettivi, quindi quando il pallone esce o c’è un fallo il tempo si ferma. Come il basket. Questo per evitare le romantiche perdite di tempo che vengono adottate. Che c’è di male? Il calcio lo si vive anche per questo, un esempio a caso. A Euro2020 contro l’Inghilterra sapevamo che se non segnavamo prima dell’85esimo la partita sarebbe finita con loro che calciavano in aria tibie, peroni e palloni, svenendo a ogni contatto, improvvisando crampi. Ma è giusto così, lo abbiamo fatto anche noi contro il Belgio. È il bello del calcio. In un’intervista l’ex storico capitano del Chelsea John Terry raccontò che Mourinho imponeva ai suoi difensori centrali di rimanere entrambi a terra dopo uno scontro aereo perché l’arbitro doveva, per regolamento, interrompere il gioco senza farli uscire dal campo. Così si perde tempo regolarmente, e si vincono le partite. Ma figuriamoci se alla FIFA piace vedere il Porto che accusa dolori alle gambe mentre vince a Torino. Che scandolah! direbbe Joe Bastianich.
E ancora, direttamente dal film Back to Scuola Calcio… le sostituzioni illimitate. Ma sì, buttiamoli tutti dentro e perché no, copiamo la pallanuoto e mettiamoci le espulsioni a tempo. Così il Paris Saint Germain ha tempo per mettere dentro tutti i suoi campioni e chi si deve difendere e prova a fare il classico fallo da arancione sta pure fuori cinque minuti, grazie alle brillanti espulsioni a tempo. Già che ci siamo inseriamo che ogni cinque falli c’è il tiro libero e siamo al top. Anzi… cancellate quest’ultima frase che se disgraziatamente la FIFA legge il nostro articolo ci pensa davvero. Ma le più belle arrivano ora.
I falli laterali con i piedi per permettere di creare da qualsiasi posizione situazioni pericolose. Boh può starci come no, fa semplicemente ridere. Immaginatevi una riunione dei vertici dove dicono “Come possiamo migliorare il calcio? Salary Cap? Ridistribuzione dei diritti televisivi? Ridisegnare il sistema per favorire anche le piccole?” No! Battiamo i falli laterali i piedi, “Sei un genio”. L’ultima invece, sono sincero, dopo averla letta i miei occhi hanno iniziato a sanguinare. Praticamente nei calci d’angolo, punizioni indirette e falli laterali (perché quelli ci sono sempre) non importerà più servire un compagno, ma i calciatori potranno autolanciarsi e dare il via alle azioni. A FIFA torna a casa e vai a letto, stai ‘mbriaga.