Ha detto che non è pronto per il podio, ma che la stagione è lunga e conta di poter lottare per il mondiale. Ha raccontato tutto anche del suo ultimo infortunio e dei momenti terribili vissuti quando i medici hanno provato a spiegargli che la sua carriera sarebbe anche potuta finire lì. E poi ha riferito che adesso le cose cominciano a girare per il verso giusto e che la nuova moto, anche se deve ancora cucirsela addosso, gli ha già trasmesso buone sensazioni. Marc Marquez, nelle due corpose interviste rilasciate in Spagna in occasione del suo ventinovesimo compleanno, è stato un fiume in piena. E ha toccato così tanti argomenti, così tanti temi più o meno personali, che alcune delle sue dichiarazioni sono passate un po’ in secondo piano. Di carne al fuoco, in effetti, ce ne è stata così tanta, dopo mesi e mesi di silenzio assoluto da parte dell’otto volte campione del mondo, che qualcosa è rimasto sul piatto.
Come, ad esempio, la sua analisi sui test invernali di questo 2022 che, almeno a detta di Marquez, non hanno dimostrato un bel niente. Tanto che il fenomeno di Cervera va a finire con la memoria addirittura a Sepang 2015. Ma attenzione, non quel Sepang lì dell’ormai celebre contatto con Valentino Rossi, ma la Sepang di parecchi mesi prima, quando Marc Marquez e la sua Honda avevano letteralmente ammazzato (sportivamente parlando) tutti gli altri nei test invernali . “Nel 2015 in Malesia – ha raccontato - ho fatto dei test che tu dici 'abbiamo spazzato via tutti' e poi è stato l'anno peggiore. E ci sono stati anche anni in cui, al contrario, sembravamo persi nei test e poi, invece, tutto è andato alla grande. La moto va bene quando va bene in gara". Un modo per dire che fino a che non ti confronti veramente in pista con gli altri, in un vero gran premio, non puoi sapere davvero se e quanto la moto che la tua casa ti ha preparato sia realmente competitiva.
Ma anche un modo per ribadire che a suo avviso questa nuova Honda RC213V c’è e che non è detto che chi si è messo più in mostra possa poi davvero essere il riferimento per tutti. Parole, quelle di Marquez, chiaramente indirizzate a tutti quelli che hanno già emesso sentenze un po’ troppo ottimistiche sulla Ducati. “Tutti dicono che la Ducati è la moto migliore – ha concluso l’otto volte campione del mondo – Ma la verità è che tutte le moto hanno un punto di forza, i loro pro, i loro contro… Poi però non tutte correranno forte, non tutte gireranno bene e non tutte avranno un buon grip. Ogni moto ha le sue storie, ma è vero che l’erba del vicino sembra sempre più verde di quella del tuo giardino. Perché vedi solo i vantaggi, non vedi il male. E finisci per distrarti: noi invece dobbiamo concentrarci nella nostro box, lavorare con un obiettivo, concentrarci su ciò che è nostro. L'allenamento e i test sono una cosa, ma la corsa poi è un mondo a parte".