Qualche giorno fa ha raccontato di essere diventato single e recentemente, in un’altra intervista, Johann Zarco ha detto di essersi dovuto occupare di questioni private a dicembre. Quasi a giustificare il fatto di non essersi sentito perfettamente in forma durante i test invernali a Sepang e Mandalika, ma a vedere i suoi tempi non sembra uno che si è dovuto distrarre troppo dall’allenamento necessario per andare forte in pista. Lui, però, non è pienamente contento e lo dice senza girarci troppo intorno: “Dovrò allenarmi di più in vista del Qatar – ha affermato - perché a dicembre non ho fatto proprio molto, avevo altre cose da gestire. Non sono molto soddisfatto di come è andata in Indonesia perché ero decimo, ma a 4 decimi, e c'erano ancora 21 corridori in un secondo. In questa MotoGP, se respiri un po', perdi troppi posti. L'obiettivo è aumentare questo carico di allenamento per essere mentalmente e fisicamente forte già dalla prima gara in Qatar”.
Il francese non ha mai nascosto di puntare al mondiale e di ritenere di avere le stesse possibilità che hanno i piloti del team ufficiale, visto che in Pramac moto e aggiornamenti sono gli stessi del Team Lenovo. Con la Desmosedici del 2022 che potrebbe aiutare, visto che adesso anche uno dei problemi storici della Rossa sembra essere superato, o comunque arginato. “C’è un nuovo motore per guadagnare ancora più potenza – ha spiegato Zarco - quello resta il punto forte della Ducati, ma adesso c’è anche una carena che a detta di tutti ha contribuito a rendere la moto più maneggevole e aiuta a girare, che è il nostro punto debole sulla Ducati. Siamo forti in frenata e accelerazione, in gara è molto vantaggioso, ma quando le gomme si usurano iniziamo ad avere problemi in curva. Quindi solo per la carena, giocando con l'aria, qualcosa si è già guadagnato, ma la filosofia della moto non è quella della Yamaha o della Suzuki, che sono più facili da guidare. Questo è il bello del campionato: ognuno ha le proprie armi per fare del suo meglio”.
Johann Zarco, quindi, non cita neanche il superdiscusso abbassatore all’anteriore che ha fatto storcere il naso a tutti gli avversari della Ducati. A fare la differenza, per il francese, quest’anno c’è principalmente la nuova carena. Ma Zarco ammette anche di dover ancora capire bene tutto della nuova Desmosedici: “Sono abbastanza felice – ha concluso - Questi cinque giorni sono davvero serviti ed è il miglior allenamento che possiamo avere. Ma è difficile dire se i cambiamenti sulla moto mi abbiano davvero fatto sentire più a mio agio o meno, perché sono tutte modifiche abbastanza sottili. E dopo due mesi di riposo, quando riprendiamo, ho sempre una sorta di combattimento interiore che mi porta a chiedermi se i piccoli problemi che magari si possono riscontrare sono dovuti all’essere stato fermo, e quindi a me, oppure alla nuova moto”.