Il desiderio di entrare in Formula 1 da parte della famiglia Andretti è un tema chiacchierato, all'interno del circus, da ormai parecchi mesi. Prima l'ipotesi di acquistare il team Sauber, Alfa Romeo Racing, poi il mancato accordo per proseguire nella contrattazione e, infine, la notizia di una possibile nuova scuderia in F1 a partire dal 2024, confermata dallo stesso Mario Andretti.
Il campione del mondo di Formula 1 del 1978 ha infatti usato Twitter per confermare l'interesse del figlio Michael a entrare nella classe regina: "Michael ha presentato la richiesta di iscrizione alla FIA per schierare un nuovo team a partire dal 2024. La Andretti Global ha le risorse necessarie e soddisfa tutti i parametri. È in attesa dell’approvazione da parte della Federazione".
Una notizia che rimescola le carte del prossimo futuro in Formula 1, dove nel 2024 il team Andretti Global potrebbe essere l’undicesimo team al via della stagione e porta il circus verso una prospettiva di crescita sempre più americana.
Dopo il successo oltreoceano della serie tv marchiata Netflix, Drive to Survive, il pubblico statunitense ha subito un "rinascimento" di interesse pop nei confronti della categoria, con grande gioia della proprietaria americana Liberty Media, e con l'arrivo di grandi e considerevoli introiti finanziari made in USA, tra i quali l'introduzione di una parte di calendario americano molto più sostanzioso rispetto al passato. La folla di tifosi presente nel 2021 a Austin ha portato il circus a rinnovare il contratto con il COTA ma anche a confermare per il 2022 il nuovo circuito a Miami e a rendere ufficiale l'interesse per una terza tappa in USA, che dovrebbe svolgersi a Las Vegas.
Se a questo interesse sempre crescente aggiungiamo quindi l'arrivo di un team italo-americano (ma decisamente più americano che italiano) allora il quadro di questa rivoluzione statunitense della Formula 1 può considerarsi completata.