C’è lo screen di un post in cui Nicolò Bulega, in lingua spagnola, si assumerebbe tutte le responsabilità sulla caduta di cui è stato protagonista all’ultima curva della Race of Champions del World Ducati Week. Gira sui social e è super virale ormai da quasi 24 ore, con tanto di virgolettato del pilota romagnolo e traduzioni in ogni lingua. Solo che pare non sia vero proprio niente. Anzi, fonti molto vicine al numero 11 della Superbike e alla sua squadra raccontano di un Bulega molto più arrabbiato per questo che per quello che è effettivamente accaduto in pista. Ha scelto il silenzio per non alimentare polemiche e per non prestare il fianco a un dibattito che ormai sta andando fin troppo avanti, ma non ha mai detto di essere caduto da solo. Quelle dichiarazioni non sono mai uscite dalla sua bocca. Così come non c’è stata alcuna ricostruzione diretta dell’incidente da parte del pilota romagnolo e meno che mai un commento sul contatto o presunto tale con Marc Marquez.
Nicolò Bulega, lasciatecelo dire, ha scelto di comportarsi da gran signore e di non contribuire minimamente a gettare benzina su un fuoco che è già di suo vivacissimo. E che ha già anche un po’ stancato. Eppure non è bastato, perché si ritrova, soprattutto sui social, con frasi attribuite che francamente non avrebbe avuto neanche il tempo di pronunciare, visto che subito dopo la caduta ha raggiunto il centro medico di Misano e da lì è tornato direttamente a casa nel pomeriggio di sabato.
Ecco, l’altra “non verità” che gira in queste ore riguarda proprio le condizioni in cui Nicolò Bulega è tornato a casa dopo questo fine settimana. Non è vero, infatti, che il pilota del Team Aruba non ha riportato alcuna conseguenza fisica e ne è prova il fatto che oggi stesso raggiungerà il dottor Porcellini (il professore che ormai cura quasi tutti i protagonisti italiani del motorsport) per una visita approfondita alla spalla. I referti degli esami svolti subito dopo la caduta di Misano, infatti, parlano di una piccola lesione rimediata all’acromion clavicolare. Si tratta di un osso che arriva fino all’intersezione tra la clavicola e la testa dell’omero e che già in passato aveva dato seri problemi a Bulega in seguito a un incidente del 2016.
Sarà il dottor Porcellini, oggi, a doverci vedere di più e meglio sull’infortunio e a individuare se e come intervenire. E’ escluso, comunque, il ricorso alla sala operatoria, visto che si tratta in ogni caso di una lesione piccola, ma sarà probabilmente necessario un percorso di recupero che potrebbe modificare il piano di allenamenti strutturato da Bulega per questa estate e in vista del prossimo appuntamento del Mondiale Superbike. Solo nel pomeriggio, però, sempre ammesso che Bulega e il Team Aruba abbiano voglia di uscire dal silenzio, se ne potrà sapere di più.