Il box del Team Gresini è costantemente circondato da tifosi. Fuori, tenuto da due ragazze, c’è un grosso striscione con su scritto Grazie Marc per non aver mollato - Ti meriti tutto. Lui, Marc Marquez, non si presenta alle televisioni il venerdì per non mostrare il labbro inferiore: “Martedì mi hanno tolto una pallina di grasso”, ci racconta. Si riferisce a quello che nel linguaggio medico si chiama mucocele, causato il più delle volte dallo stress o dalla masticazione del labbro.
Cristian Massa, Comunication Director Gresini, ci ha fatto un post su Instagram per la campagna 2024 del team, #FacciamoUnCinema. Così Marc ci racconta del suo film: “Ne ho tanti che mi piacciono, per fare un paragone con la mia situazione adesso direi Rocky. La sfida, il team, il fatto che non sia da solo perché dietro ha tutta la sua gente”. Quando parliamo con Marc, nel retrobox, manca qualche ora alla gara per cui verrà ricordato questo WDW 2024 e di cui si renderà - suo malgrado o meno - grande protagonista.
Marc, la gente ti sta dimostrando un grandissimo affetto.
“Me lo avevano detto Davide Tardozzi, Claudio Domenicali e Gigi Dall’Igna: ‘Quando verrai al WDW sentirai cos’è Ducati’. La verità è che è molto bello, la grinta della gente e l’accoglienza mi è piaciuta tantissimo”.
Ti sei messo a fomentare i tifosi che cantavano ‘Marc is on fire’, sparando dalle casse ‘Freed from desire’.
“Sì! alla fine la gente qui è in festa, devi essere rilassato. E la gara non è una roba su cui c’è pressione, devi essere rilassato e festeggiare. Se sei serio e loro scherzano sei nel mood sbagliato”.
A questo punto gli chiediamo quali potrebbero essere dopo Austin e il Sachsenring le piste in cui potrebbe riuscire a fare la differenza sugli altri: “Può essere Aragon, Phillip Island, Valencia. Piste in cui si gira a sinistra. Anche se le volte in cui sono più stato vicino alla vittoria quest’anno sono Jerez e Le Mans, in cui sono sempre andato bene senza però fare mai qualcosa di esagerato. Di piste in cui pensavo di andare molto bene come al Sachsenring le cose sono andate storte e abbiamo sofferto. Proviamo a fare il massimo, anche se è vero che Pecco e Martín hanno fatto un passo in avanti difficile da recuperare”. Niente a che vedere, comunque, con gli ultimi anni passati in Honda: “Mi sono ritrovato, il Team Gresini mi ha aiutato tantissimo a ritrovarmi e prendere confidenza, piano piano mi sento sempre meglio. Logicamente quando sei in piste come al Sachsenring e non ti aspetti [di fare così fatica] è una botta dura, ma è il nostro lavoro ed è un rischio di questo lavoro, stiamo lavorando per farlo bene e avere un futuro chiaro aiuta”.
Al netto del WDW a cui parteciperà anche nel 2026, di impegni estivi Marc ne potrebbe affrontare anche altri. Se Pecco Bagnaia ha espresso la volontà di correre la 8 Ore di Suzuka il prossimo anno però, lui lo esclude: “La Honda me l’ha chiesto tante volte, però onestamente con questi ritmi… se vuoi lottare per un campionato della MotoGP devi essere completamente concentrato sulla MotoGP. Se sei più indietro e lo fai per divertimento va bene, però anche questa pausa estiva serve, ci vuole. Ti rilassi un po’, altrimenti anche l’energia scende: con 22 weekend tra sprint e gara ti stanchi”.
Per chiudere Marc, ci racconta di come lo vedremo per il GP di Gran Bretagna: “Mi sento bene, sono a posto anche se ho guidato con tre o quattro dita. Già per Silverstone posso togliere il tutore, anche se il medico mi ha chiesto di passare questo weekend così già settimana prossima mi vedrete senza protezione. Dovremo fare dei raggi per vedere com’è la situazione perché è comunque una frattura, però sulla moto dovrei essere a posto. Sul labbro? avevo una pallina di grasso e mi hanno detto che era meglio toglierla, l’abbiamo fatto martedì”.