Sarà che è giovane e ancora non ha fatto i conti con il pericolo che si corre a essere sempre schietti e diretti, sarà che ha quel taglio lì di risultare simpatico anche quando rifila staffilate e che era tipico di un certo Valentino Rossi, ma Pedro Acosta è uno da titolo ogni volta che apre bocca. Peccato che parla poco e che, come ripete sempre, vorrebbe far parlare quasi sempre solo il cronometro. Il giovanissimo fenomeno spagnolo, però, uno spunto da giro del mondo l’ha regalato pure in questa pausa del motomondiale. Parlando di cosa? Parlando della scelta di Ducati tra Marc Marquez e Jorge Martin e di una vicenda di mercato che nel tempo h assunto i connotati di una vera e propria telenovela.
“In tutte le telenovele, il cattivo ha sempre il vantaggio" – ha affermato Acosta, senza girarci troppo intorno. Crudo come è cruda la verità. E pure un po’ spietato rispetto a un mondo, quello della MotoGP, che non sempre premia chi merita di più. E’ noto, infatti, che Pedro Acosta pendesse più per Jorge Martin, senza nulla togliere alla gloriosa carriera di un Marc Marquez che ha vinto tanto ma che, sul piano dei meri risultati del presente, ha ottenuto meno di Martin. “Un po’ me lo aspettavo – ha spiegato ancora Acosta nell’intervista con As.com – La verità è che non c’era motivo di dire di no a Martin, ma non c’era nemmeno motivo di dire di no a Marquez e alla fine è stata necessaria una scelta”. Una scelta che ha tenuto conto un po’ di tutto, marketing compreso, e che non è stata dettata solo e esclusivamente dai risultati ottenuti dai due nell’ultima stagione.
Per Acosta, che chiaramente non ha voluto perdere l’occasione per buttare un po’ di pepe verso gli avversari della Ducati, tutto ciò che resta da fare è guardare avanti. Lo dice a se stesso e sembra consigliarlo anche a Jorge Martin. “Ora vedo Martin felice, emozionato e entusiasta di Aprilia. Penso che sia un pilota che può essere davvero forte con quella moto. Sicuramente vuole dimostrare le capacità che ha e è un'opportunità grande per lui per poter vincere con un'altra moto".
Questione chiusa. Argomento trattato. E pagina da voltare, con Acosta che vuole parlare, piuttosto, di KTM. Ultimamente c’è stato qualche problema e lui stesso ha voluto raggiungere l’Austria per parlare con dirigenti e tecnici direttamente in fabbrica. Sul piano del mercato piloti, però, il giovane fenomeno spagnolo definisce impeccabili le mosse della casa austriaca. “Penso – ha concluso – che la formazione più pericolosa per tutti sia proprio la nostra: ci sono quattro piloti molto forti. KTM s’è mossa bene sul mercato e ha sorpreso un po’ anche me, perché mi aspettavo Enea Bastianini, da quello che leggevo, ma non Maverick Vinales. Pensavo che Vinales sarebbe andato altrove e invece è dei nostri. Questa è la formazione più forte di KTM da quando è in MotoGP”.