Sono gli ultimi giorni di agosto e per la MotoGP è ora scossa di chiudere i contratti per il 2026. Non tanto per i piloti intesi come atleti, quanto per tutto ciò che gira loro attorno: sponsorizzazioni personali, accordi delle squadre e via dicendo. In situazioni ottimali i contratti si ultimano durante la pausa estiva, in casi eccezionali si aspetta settembre.
Così, il GP d’Ungheria è servito anche a formalizzare gli ultimi accordi per la griglia 2026. Il primo: Diogo Moreira ha firmato con Honda un contratto triennale, in modo da allinearsi al resto dei piloti della categoria. Il brasiliano aveva la possibilità di scegliere tra le due giapponesi e dopo un gran numero di valutazioni (apparentemente corrette, se non altro perché in Yamaha ci sono già diversi nomi ingombranti) ha scelto HRC.
Il secondo accordo, quasi più una formalità a questo punto, è stato quello di Franco Morbidelli per un altro anno con il VR46 Racing Team, arrivato a termine una volta esplorati e conclusi i contatti con Pedro Acosta.

La notizia più interessante però è sul quarto pilota Yamaha, un ballottaggio tirato avanti per tutta l’estate da quando, lo scorso giugno Toprak Razgatlioglu, è stato annunciato nel Team Prima Pramac. Con Jack Miller e Miguel Oliveira in scadenza, Paolo Campinoti aveva campo libero, anche considerando il fatto che entrambi hanno un passaporto interessante, cosa che in questa MotoGP ha un’importanza assolutamente primaria.
Ora. Nel giovedì dedicato ai media, Jack Miller ha perso la pazienza: “Ho aspettato abbastanza, mi volete o no, io sono qui”, ha più o meno dichiarato quando gli sono stati chiesti i suoi piani per il futuro. Il giorno dopo abbiamo posto la stessa domanda a Fabio Quartararo: che ne pensi della situazione di Jack Miller? Hai un’opinione sul pilota che dovrebbe affiancare Toprak? Lui, Fabio, scrolla le spalle e dice di non saperne nulla e di non avere nessun peso in merito alla decisione.

Avanti veloce a domenica pomeriggio, in sala stampa c’è di nuovo Fabio Quartararo, 10° in gara e di pessimo umore: la Honda cresce, Yamaha sembra regredire. E così il francese attacca: “Non possiamo fare due cose insieme quando non riusciamo a farne bene neanche una. Dobbiamo concentrarci su di una soltanto, il V4”. L’altra è il motore quattro in linea. Quando gli fanno la stessa domanda di inizio weekend sulla situazione del Team Pramac, lui risponde in maniera molto diversa: “Abbiamo bisogno di un pilota che conosca il V4. Io non lo conosco, Alex Rins nemmeno, Toprak Razgatlioglu non ha mai visto una MotoGP… Jack può esserci molto utile anche per lo sviluppo”.
È endorsement ben calcolato. Da un lato due giorni prima Quartararo aveva preferito non esporsi, dall’altro anche Miguel Oliveira conosce il V4: quello di KTM, ma pure quello di Aprilia. La verità è che dopo la sua sfuriata di giovedì Jack, assieme al suo manager Aki Ajo, ha avuto un incontro con i vertici Yamaha, che gli hanno offerto un rinnovo annuale. Se dovessimo scommettere un centesimo l’affetto di Paolo Campinoti per Jack Miller deve aver avuto un ruolo fondamentale in tutta l’operazione, per quanto da un lato Jack abbia conquistato 52 punti fino a qui e Miguel appena 10, anche se l'ennesimo infortunio a inizio stagione ha giocato un ruolo fondamentale nel rendimento di Oliveira. Il portoghese che come sportivo per i connazionali è secondo solo a Cristiano Ronaldo, potrebbe affacciarsi alla Supebike, magari sulla BMW lasciata libera da Michael Van Der Mark a fianco di Danilo Petrucci. Miguel è veloce, può portare un nuovo pubblico nella categoria e BMW è la soluzione più vicina a un team della MotoGP in termini di attenzioni al pilota e ingaggio.
Staremo a vedere, con buone probabilità l'annuncio ufficiale dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.