Il sorriso di Jack Doohan nel paddock di Zanvoort è quello sincero e brillante di chi, da qualche giorno, sta vivendo sulla propria pelle la realizzazione di un sogno. L'annuncio è arrivato nella mattinata di venerdì quando, dopo mesi di rumors e indiscrezioni, la scuderia Alpine ha ufficializzato la line-up per la stagione di Formula 1 2025 con, al fianco di Pierre Gasly, l'arrivo del giovane australiano Jack Doohan. Il pilota classe 2003 è stato infatti scelto dalla squadra dopo essere stato cresciuto, nel corso degli ultimi anni, proprio all'interno dell'Academy Alpine, e aver dimostrato il proprio valore tra serie minori e test privati realizzati con la squadra. Una grande opportunità quella di Doohan che arriva in seguito alla scelta di Carlos Sainz di firmare con Williams per il 2025, abbandonando così l'ipotesi Alpine per la sua carriera post Ferrari.
Una porta aperta per l'australiano che, conferma il pilota, sarà la sua grande occasione per la realizzazione del sogno di una vita intera: correre nella massima serie del motorsport. A lato di un intenso weekend di gara in Olanda il pilota Alpine si è così concesso alla stampa per le prime interviste da futuro rookie di Formula 1 e proprio a Zanvoort ha raccontato l'emozione, le aspettative e gli obiettivi di questa avventura ormai alle porte. Il ragazzo ha parlato dei mesi di attesa e del ruolo fondamentale giocato da Carlos Sainz e dalla sua decisione in vista del 2025: "Sapere che il tuo futuro è dettato dalle scelte di qualcun altro non è facile da accettare. Qualsiasi squadra di centro classifica prenderebbe uno come Carlos Sainz vista la sua esperienza". L'attesa però alla fine ha premiato il giovane talento australiano classe 2003 che si aspetta grandi cose dal suo 2025: "La cosa più importante per noi sarà riportare l’Alpine al vertice e stiamo facendo quello che dobbiamo fare per provarci davvero. Prendere un rookie può essere un rischio certo, ma penso che un ragazzo giovane e determinato possa fare bene al team e fare grandi cose".
Jack ha poi parlato del rapporto con il futuro compagno di squadra, Pierre Gasly: "Io e Pierre puntiamo ad avere un’ottima atmosfera in squadra e un rapporto di collaborazione, perché in questo momento l’unico obiettivo è fare il miglior lavoro possibile in pista, ma anche portare la squadra più in alto. Per farlo dobbiamo lavorare insieme e assicurarci di dare il massimo nelle nostre prestazioni in modo da andare avanti al meglio". Infine un pensiero non poteva che andare a papà Mick Doohan, cinque volte campione del mondo nel Motomondiale, che in questi anni ha aiutato il figlio in molti modi diversi: "Penso che mio padre mi abbia guidato soprattutto dal punto di vista mentale perché ci sono stati momenti difficili, quando sapevo che il mio futuro era fuori dal mio controllo, e altri momenti invece di grande attesa nei quali papà mi ha aiutato a cercare di capire come mettermi nella posizione giusta. Lui negli anni in pista ha ottenuto tantissimo sia in termini di risultati che in termini di esperienza e nessuno meglio di lui poteva darmi una mano sotto questo aspetto".