Da potenziale salvatrice del popolo (nonostante i proprietari miliardari) a squadra che ha sconvolto l'intero sistema calcistico per gli acquisti durante la sessione estiva. Il Paris Saint Germain è stata la regina del calciomercato. Prima Hakimi, poi Sergio Ramos e Donnarumma e infine Leo Messi. Nemmeno alla Playstation, eppure è successo davvero. Il giornalista dell'Equipe Valentin Pauluzzi ci ha spiegato che le mosse dei parigini, per quanto possano sembrare contro ogni logica, sono assolutamente regolari. Il binomio è semplice: Soldi illimitati, acquisti senza fine. E anche se la Ligue 1 è scivolata al sesto posto della classifica dei campionati europei, poco importa. L'egocentrismo dei calciatori come Mbappè deve essere rimandato perlomeno alla prossima estate. L'unico obiettivo adesso è vincere la Champions tutti insieme. Dalla Francia all'Italia c'è un filo che lega entrambe le Nazioni. Gianluigi Donnarumma sembra non trovare spazio, mentre il Milan ha fatto incetta di francesi, da Maignan a Giroud fino al giovane Adli, che resterà un anno al Bordeaux. Proprio quest'ultimi due calciatori sono stati esaltati da Valentine Pauluzzi. Il primo per la tenuta mentale, l'altro perchè non sarà un nuovo caso Gourcuff. Ecco cosa ci ha detto.
La Ligue 1 che nonostante gli ultimi risultati in Europa e gli investimenti del Psg scivola fuori dai top 5 campionati, come se lo spiega?
C’è qualche squadra che ha toppato come il Marsiglia in Champions e quelle in Europa League sono uscite subito. Però allo stesso tempo il PSG in due anni ha disputato una semifinale e una finale di Champions e il Lione una semifinale così come il Monaco. L’OM ha fatto una finale di Europa League. Insomma, negli ultimi anni hanno fatto più risultati delle italiane. Le prime quattro ormai sono irraggiungibili, il coefficiente Uefa conta poco in questa classifica.
Quali possono essere le sorprese della Ligue 1 quest’anno?
Il Lilla ha vinto il campionato ma sono andati via in massa quindi sarà difficile capire quanto saranno competitivi. Dico il Marsiglia. È una squadra costruita abbastanza bene, il presidente Pablo Longoria è un grande conoscitore di calcio e sta facendo molto bene. Lo scorso anno hanno preso Milik che è stato uno degli attaccanti più prolifici in Italia.
Il Psg come fa a spendere così tanti soldi? Può farlo?
Al contrario di altre squadre europee che hanno speso come il Barcellona o le italiane che devono fare bond e prestiti per rientrare nei bilanci, loro i soldi ce li hanno. Sia il City che il Psg sono delle squadre-stato con risorse infinite. Si può dire poco perché lo hanno fatto ovunque, anche in Italia negli anni Novanta. C’erano squadre, come l’Inter di Moratti che spese un miliardo di euro senza vincere niente.
È giusto che siano stati primi a opporsi alla SuperLega e poi hanno fatto tutto questo?
C’è poi ipocrisia ovviamente, Al Khelaifi è stato passato come il salvatore delle competizione Uefa diventando presidente dell’ECA, ma ci sono troppe dinamiche politiche, come il mondiale in Qatar. Sarà da capire le vere intenzioni del PSG dopo quel mondiale.
Con Messi riuscirà a vincere la Champions League?
Non lo so, lo scorso anno hanno perso in finale, è un discorso che prescinde da Messi. Lui è il miglior giocatore del mondo però bisognerà capire come farlo coesistere con gli altri.
È giusto che Mbappè vada via?
Mbappè sono un paio di anni che chiede responsabilità e possibilità concrete di vincere grandi trofei. Alla sua età vorrebbe andare in campionati più competitivi. Quindi la situazione è particolare. Credo che anche per lui giocare con Messi, che verrà ricordato come uno dei cinque migliori giocatori della storia, non è una cosa da tutti. Però si tratta anche di gestione di ego, sono tutti un po’ egocentrici questi calciatori.
Il PSG doveva accettare i 180 milioni per non perderlo a zero?
Questo è un calciomercato impazzito, una cifra folle per un giocatore che è in scadenza. È anche vero che perderlo a zero per il Qatar cambia poco o non cambia proprio, hanno risorse infinite. L’hanno messa più sul piano del rispetto dei ruoli, Mbappè ha chiesto la cessione all’ultimo, si tratta quindi di una questione relativa alla gestione dei tempi non economica.
Con Donnarumma la porta è blindata per dieci anni, ma perché non gioca?
Keylor Navas che ha fatto benissimo fino a ora. Finalmente però hanno rotto la cabala dei portieri che da quando c’è la proprietà qatariota è stata un po’ il punto debole, soprattutto nella poca chiarezza di gerarchia nelle scelte. È anche vero che sono passate due giornate di campionato, basterà aspettare. Quella del portiere italiano è stata un’occasione di mercato sfruttata benissimo, non so però se Pochettino lo voleva. Credo che giocherà in campionato, in Champions è più legittimo l’ex Real Madrid. Ha più esperienza e ha già vinto quel trofeo.
Giroud al Milan è stato un buon acquisto? Spezzerà la maledizione del numero 9?
È un giocatore sottovaluto ed esploso tardi al Montpellier quando aveva 25 anni. La Francia ha vinto il Mondiale e non ha segnato, sono cose che influenzano sulla considerazione di un giocatore. Ma non c’è niente da dire. Ha esperienza europea, è un bel giocatore con una buona mentalità. E poi sembra un dettaglio ma la seconda partita al di là della doppietta ha provato a fare l’intervista post partita in italiano. Qualcuno dopo due anni fa ancora fatica.
I rossoneri hanno anche preso Yacine Adli, ci sa dire qualcosa di più sulle caratteristiche tecniche del ragazzo? Come lo giudica come acquisto?
Lo conosco poco, ma so che come tanti giocatori giovani francesi ha già tanta esperienza perché vengono buttati nella mischia molto prima rispetto ai coetanei italiana. La piramide del calcio francese è costruita in maniera tale che nella quarta serie ci siano le squadre-riserve dei grandi club e quelle semiprofessioniste. In più ci sono sia giocatori vecchi e che magari non rientrano nel progetto delle big e giovani promesse che affrontano comunque rose più mature.
È giusto che sia rimasto un altro anno al Bordeaux?
Sì. Il Milan non aveva questa urgenza di portarlo in rosa, Brahim Diaz sta facendo molto bene, ha appena comprato Messias. Metterlo in mezzo sarebbe stato un peccato, lo avrebbero sprecato. Anzi forse hanno ancora qualche giocatore di troppo come Conti e Castillejo. Una cosa analoga a quella di Adli poteva essere stata fatta con Gourcuff quindici anni fa, un grande talento arrivato troppo presto in un Milan stellare.
Lo abbiamo visto anche nell’ultimo Europeo, i francesi non amano per nulla gli italiani nelle competizioni. Da cosa nasce questo risentimento?
È una cosa reciproca, c’è tanto risentimento da entrambe le parti quando una Nazionale fa meglio dell’altra. Voi avete questa fissa di paragonarvi ai francesi in qualsiasi sport, anche nelle Olimpiadi quando nessuno guardava il medagliere dell’Italia. Però in Francia rosicano sempre dal Mondiale del 2006, se nomini Materazzi laggiù si arrabbiano ancora nonostante abbiano vinto un mondiale.
Non solo nello sport, anche in altri settori come i Maneskin all’Eurovision…
Anche per loro vale la stessa cosa. Non so se rosicassero i francesi per aver perso o gli italiani per aver vinto contro la Francia. È una cosa reciproca, sono paesi che hanno una storia in comune. Ai francesi non fa mai piacere che la Nazionale di uno stato dove ci sono immigrati in massa faccia meglio della loro come appunto l’Italia, ma anche la Spagna, il Portogallo. C’è una specie di razzismo, la storia di ogni Nazione è però diversa. L’italiani facevano notare l’origine straniera dei francesi, quest’anno però ci sono più giocatori francesi nati in Francia che Italiani in Italia. Questa cosa dei passaporti ottenuti perché i nonni erano nati lì nell’800 è ridicola, ma fa parte di questa rivalità.