Anche Charles Leclerc si arrabbia. Il monegasco della Ferrari, solitamente molto solidale con il proprio team dopo risultati deludenti o errori del muretto, questa volta ha alzato la voce e con chiarezza e senza mezzi termini ha criticato l'operato della squadra nelle qualifiche del Canada dopo un'inaspettata eliminazione nel Q2 della sessione, dove ha chiuso in undicesima posizione per la griglia di partenza della gara di domani.
L'ennesimo risultato da dimenticare per il "qualificatore" Leclerc che dopo il disastro di Barcellona, con un diciannovesimo posto e un problema alla monoposto mai davvero compreso, ha replicato un sabato di grande rammarico anche in Canada dopo le ottime premesse di un venerdì che sembrava sorridere alla Ferrari. Brutto risultato non solo per Leclerc ma anche per Carlos Sainz che, qualificato ottavo, partirà alle spalle di Leclerc dopo una retrocessione di tre posizioni per impeding su Gasly.
E se solitamente, anche dopo errori ben più chiari da parte del muretto rispetto alla scelta strategica vista in Canada, Leclerc era solito cercare di prendere le difese del team e comprendere le motivazioni della squadra, questa volta le cose davanti alle telecamere sono andate diversamente: "Non era difficile comprendere le condizioni della pista - ha detto il monegasco ai microfoni di Sky Sport F1 Italia - Ho detto sin da subito che la pista era asciutta! Io non capisco perché siamo rimasti con le intermedie quando il tracciato era chiaramente da slick, e poi perché abbiamo montato le gomme morbide quando ha iniziato a piovere. Sinceramente davvero non capisco".
Un momento di stizza per Leclerc, che dopo essere rientrato nel paddock si è scusato per le parole utilizzate e ha fatto dietrofront nei confronti della squadra, prendendosi una parte delle colpe e ammettendo di aver a sua volta portato a casa una qualifica al di sotto delle aspettative: "Non ho fatto un bel lavoro, eravamo in tanti nella stessa condizione e io non ce l'ho fatta". Che sia arrivato un richiamo da parte di Ferrari dopo i toni, abbastanza inusuali, utilizzati da Leclerc nel corso delle prime interviste? O forse, semplicemente, il monegasco ha avuto modo di riflettere e comprendere che una parte degli errori visti oggi in qualifica non possono essere imputati alla squadra.