Charles Leclerc e Sergio Perez sono arrivati a Abu Dhabi a pari punti nella classifica mondiale del campionato piloti. Un secondo posto, alle spalle del già campione Max Verstappen, che entrambi sembravano volere ardentemente. Una questione di rivincita personale, un guizzo da dimostrare, una coccarda da mettersi in tasca.
Ognuno per i suoi motivi, in casa Ferrari e Red Bull, voleva quel secondo posto: da una parte Charles Leclerc, privato del sogno mondiale che a inizio anno sembrava essere alla sua portata, forte della voglia di dimostrarsi primo pilota Ferrari, unico in grado di poter combattere con Max Verstappen. Dall'altra parte Perez che, con Verstappen, a Interlagos ha fatto scoppiare un caso internazionale e che, proprio per questo motivo, voleva più che mai quel secondo posto che il compagno di squadra non ha contribuito a far vincere.
La sfida tra i due si è consumata in un bellissimo testa a testa che ha acceso la gara di Abu Dhabi, vinta da Verstappen con grande tranquillità, ma agitata proprio dalla rincorsa al secondo posto in gara tra Leclerc e Perez. Ad avere la meglio è stato Charles Leclerc che, con un'ottima gestione gomme e una grande guida in tutto il GP, è riuscito a mettere in salvo il suo secondo posto nel mondiale piloti.
Durante la gara però non sono mancati i momenti di tensione per il pilota monegasco che riversato la sua frustrazione sul proprio ingegnere di pista, arrabbiandosi in più di un'occasione per le tempistiche sbagliate scelte per dare informazioni a Leclerc. La posizione di Xavier Marcos Padros, per tutti Xavi, è stata più volte messa in discussione nel corso di questa stagione: l'ingegnere appare spesso impreciso, lento nel dare a Leclerc le indicazioni essenziali, e non attento alle richieste del pilota.
Nel corso della gara di Abu Dhabi infatti il monegasco ha chiesto esplicitamente all'ingegnere via radio di non dargli le comunicazioni mentre si trovava in curva, così da non distrarlo nella guida. Esasperato dalle continue richieste Leclerc ha quindi gridato: "Smettila di parlarmi. So cosa devo fare, lasciami solo". Un team radio che ricorda l'iconica richiesta di essere lasciato solo di Kimi Raikkonen e che mette in luce un tratto del carattere del monegasco che non siamo abituati a vedere ma che, nell'ultimo periodo, sta emergendo sempre più spesso nelle comunicazioni con Xavier Marcos Padros. Normale routine o presagio di cambiamento nel box di Leclerc per il 2023?