“Ferrari rossa di vergogna” è il titolo di un articolo a firma del giornalista sportivo Leonardo Iannacci apparso nell’edizione odierna di Libero. Una stoccata velenosissima che mette al patibolo l’intera scuderia di Maranello, rea di continue, forse troppe, figuracce sulle piste di Formula 1. L’ultima in ordine cronologico non è passata inosservata al quotidiano fondato da Vittorio Feltri. Ci troviamo a San Paolo, Gp del Brasile, e il tanto atteso Charles Leclerc, colpevole di “un’annata pessima” come ha sottolineato lo stesso Iannacci, è costretto a gettare la spugna ancora prima che la gara possa effettivamente cominciare. Causa un misterioso guasto all’idraulica della SF-23, la monoposto della Rossa.
“Tutto il mondo sta ridendo dietro a quello che è il marchio italiano più celebre nel mondo” sbotta il giornalista di Libero. E in effetti tutti i torti non li ha. Se si guarda con attenzione all’albo d’oro del Cavallino, ci si accorge immediatamente di come il titolo mondiale manchi ormai da troppo tempo; per l’esattezza sono 16 anni. Era il 2007, infatti, quando Ferrari si apprestava a salire per l’ultima sullo scalino più alto del podio del mondiale, spinta dai trionfi di Raikkonen. Dopo di allora il vuoto, il vuoto più totale.
Un vuoto, infine, che di certo non lascia indifferenti i tifosi, e tutti gli italiani. Vedere ridotta in queste condizioni la scuderia più storica e gloriosa della F1 fa strano, ma soprattutto fa rabbia; molta rabbia. E questa irritazione cresce ancora di più quando si scopre, come sostiene Iannacci nel suo articolo, che Ferrari viene graziata ogni anno con un bonus da 100 milioni di dollari da Liberty Media proprio in merito alla sua antica tradizione, e che è la sola scuderia tra le partecipanti alla Formula 1 che gode del potere di veto quando si decide per le nuove regole da attuare.
Insomma, la situazione nelle parti di Maranello non è proprio rosea; o perlomeno non lo è la situazione sportiva. Infatti, il brand automobilistico sotto la guida di Benedetto Vigna sta vivendo il periodo più fortunato della sua carriera, con ricavi da record; e il 2024 è chiamato ad alzare ancora di più l’asticella.
Ma se sul mercato Ferrari continua a trionfare con vendite sempre in crescita, sulle piste invece è costretta ogni volta a rincorrere, senza grande successo, le monoposto di Mercedes, McLaren e Red Bull. Così, Gp dopo Gp, la figuraccia in mondovisione si ripete incessantemente e senza tregua. Quest’anno, fatta ad eccezione per la sola vittoria di Carlos Sainz a Singapore, per la scuderia di Maranello è carestia vera e propria. Un dramma sportivo dunque. “Ai miei tempi un secondo posto valeva una sconfitta” ha commentato seccato Montezemolo, e adesso invece…
Ma per questi continui flop di Ferrari, contro chi dobbiamo puntare il dito? A rispondere è lo stesso Leonardo Iannacci che smista le colpe in tutto il team di Maranello, incluso il Predestinato. "Il marcio - scrive il giornalista - viene da chi disegna la macchina, da chi interpreta male le regole, da chi sbaglia aerodinamica, da chi assembla monoposto come la SF-23 che non riesce neppure a partire". Nell'articolo di Libero non mancano poi nomi e cognomi: "L’ingegner Enrico Cardile - continua Iannacci - è il primo responsabile di tutte queste Ferrari bagnarole, e ha appena finito di progettare la Ferrari che correrà nel 2024 con la stessa équipe".
D’altronde, come si legge sullo scritto di Libero, i tecnici più bravi sono andati via tutti già ai tempi di Sergio Marchionne. Il cambio di rotta tanto atteso dai ferraristi appare ancora molto lontano; forse arriverà tra due anni, quando in F1 aumenterà la concorrenza con le nuove scuderie di Audi, Honda e Ford. Forse…