Dei nove titoli mondiali vinti da Valentino Rossi, nessuno è stato conquistato all’ultima gara: il Doc ha sempre vinto in anticipo, con margine, mentre a Valencia le cose sono andate per il verso sbagliato sia nel 2006 che nel 2015. A dispiacere di più, Valentino l’ha raccontato in una lunga intervista l’anno scorso, è stato il 2006, quando avrebbe potuto accontentarsi di un piazzamento ma una caduta nelle prime fasi della gara ha messo il titolo (per 5 punti) nelle mani di Nicky Hayden. Al contrario del 2015, Rossi era il più veloce in pista e avrebbe potuto amministrare. Lo ricorda bene Lin Jarvis, che ha vissuto entrambi quegli anni a fianco di Valentino Rossi e, stavolta, si trova dall’altra parte della barricata con Fabio Quartararo: “Dobbiamo essere contenti perché siamo ancora in gioco”, ha raccontato a MotoGP.com “Non si sa mai, è chiaro che dobbiamo vincere la gara e non sarà facile, potremmo anche essere sfortunati. Ma in questo gioco tutto può succedere, ricordo di essere andato a Valencia nel 2006 con Valentino Rossi, l'idea era che Vale vincesse la gara, ma è caduto e Nicky Hayden ha vinto il titolo. Valencia è un circuito molto difficile, tutto può succedere”.
Nello specifico, per difendere il titolo Fabio Quartararo dovrà necessariamente vincere la gara a Valencia. Non solo, il francese (che deve recuperare più di 23 punti a Bagnaia) deve sperare che Pecco non vada oltre la quattordicesima posizione. Nel caso in cui arrivassero a pari punti infatti, a vincere il titolo sarebbe comunque il ducatista per il maggior numero di GP conquistati durante la stagione. Oltretutto Valencia non è un circuito particolarmente favorevole alla Yamaha: stretto e tortuoso, richiede alle moto grande trazione per uscire forte dalle curve e fare la differenza sul giro, con le qualifiche che sono più importanti che altrove, in quanto sorpassare non è mai stato semplice, a maggior ragione se chi si trova davanti guida una Ducati. Me corse sono così, imprevedibili. E ci piacciono per questo.