Il campione altoatesino colpisce ancora e conquista i quarti di finale del torneo ATP di Montecarlo. È stata una lunga battaglia quella di Sinner, ma alla fine è riuscito a battere il danese Holger Rune con un risultato di 6-4 6-7 6-3. Dopo due ore e quaranta minuti, tre set e un match combattutissimo, Jannik conquista la semifinale, dove si scontrerà con il greco Stefano Tsitsipas. Jannik non si accontenta e si prende la rivincita del match perso lo scorso anno contro il campione danese. Holger Rune è noto per essere un giocatore molto energico e aggressivo sul campo. E, anche questa volta, non si è risparmiato: ha mostrato un forte spirito combattivo e coraggioso. La semifinale dello scorso anno fu una delle partite più esplosive della stagione. Il clima era intriso di tensione. Provocazione, urla e fischi da parte del pubblico contro il danese contribuirono alla vittoria di Rune, che non si è lasciato intimidire. Anzi, è riuscito a sfruttare un clima rovente di umori e a cavalcare l’onda, battendo alla fine Sinner con un risultato di 6-1 5-7 5-7.
Due personalità a confronto
Nonostante i due si fossero già scontrati lo scorso anno, la dinamica di questo match è stata molto simile. Il pubblico anche questa volta ha iniziato a fischiare Rune e lui, in risposta, ha inveito contro il pubblico, prendendosi un secondo warning per condotta antisportiva da parte dell’arbitro. Rune si è ulteriormente arrabbiato, chiamando il supervisor per far valere le proprie ragioni nel trambusto generale ‘’Non ho detto nessuna parolaccia, ho solo chiesto di fare silenzio’’, ha dichiarato. Il gioco si è interrotto, ma alla fine il campione danese è riuscito a vincere il secondo set, provocando nervosismo da parte di Sinner. Jannik è riuscito, però, a incassare i colpi e a gestire la situazione delicatissima con una calma e una pazienza straordinarie. Il danese, numero sette al mondo, è un giocatore fortissimo dal punto di vista tecnico, ma è chiaro che questo atteggiamento possa provocargli dei problemi in futuro. Sinner è riuscito, al contrario, a tenere a bada la pressione. Nonostante l’aggressività del suo avversario e la sconfitta dello scorso anno – che avrebbe potuto causare ulteriore nervosismo-, è riuscito a mantenere la calma e a gestire al meglio la situazione. Holger e Jannik sono entrambi giocatori molto giovani: venti anni di età contro i ventidue di Sinner. La differenza è pochissima, ma i due indubbiamente presentano caratteri totalmente diversi. Rune è aggressivo e combattivo sul campo, Sinner in risposta ha dimostrato di essere un giocatore paziente e riflessivo.
Una storia già vista
Kyrgios, tennista australiano a cui nel 2017 è stata imputata una ‘’condotta contraria all’integrità del gioco’’, è stato sospeso per otto settimane, con una multa di 25.000 dollari. Durante la partita, infatti, il giocatore ha perso punti volontariamente ed ha inveito nei confronti di uno spettatore. Nel 2019, agli internazionali di tennis di Roma, ha litigato con l’arbitro e iniziato a sbraitare contro i tifosi, ha spaccato le racchette e ha fatto volare una sedia in campo. Questo atteggiamento gli ha garantito la perdita della partita e una multa salatissima. Alternando comportamenti folli e immaturi, ha irrimediabilmente danneggiato la sua figura e la sua credibilità dentro e fuori dal campo. Lo stesso vale per Fabio Fognini, il tennista italiano ‘’ribelle’’ con un’indole molto emotiva. Il suo gioco è caratterizzato da episodi di reazioni spropositate in campo, racchettate a terra, urla, imprecazioni e parolacce, che rendono il suo atteggiamento sul campo istintivo e impulsivo.
È difficile - se non impossibile - non farsi toccare dall’emotività in alcune situazioni di gioco. Sinner ha dovuto subire provocazioni da parte di altri colleghi: il tennista russo Medvedev ha finto uno sbadiglio durante le Atp Finals di Torino del 2021 per provocare l’avversario. Sinner, nonostante l’istigazione, è sempre rimasto tranquillo e lucido. E, anche questa volta, è riuscito a recuperare il game in cui era in svantaggio, mantenendo la calma e l’integrità di un vero professionista e di un grande campione, continuando la sua scalata verso il primo posto nella classifica mondiale.