Luca Marini è stato entusiasta della nuova Desmosedici GP21, provata durante i due giorni di test a Jerez de la Frontera nel nuovo team VR46. In un’intervista riportata dai colleghi di GPOne, Marini riprende il discorso di Michele Pirro in cui il pugliese invitava Valentino Rossi a testare la nuova Ducati, enormemente cresciuta rispetta a quella guidata nel 2011 e 2012. “Non so quando potrà accadere, ma spero che succeda. Di certo chiederò a Valentino di provare la moto perché è fantastica. Penso che resterebbe sorpreso”.
A tal proposito, Marini ha spiegato che rispetto alla 2019 la nuova Desmosedici è migliorata nei dettagli senza però stravolgere il suo carattere: “Non posso dire che ci sia tantissima differenza - ha affermato - Solo che con la vecchia moto arrivavi ad un certo livello, ma poi era difficile limare gli ultimi quattro decimi. Questa sembra avere un potenziale migliore, devo solo capire come sfruttarlo. Comunque resta una Ducati, anche se è migliorata nelle aree dov’era più debole. Faccio tanti complimenti agli ingegneri”.
Non manca, a questo proposito, una grande soddisfazione per la sua nuova squadra, più grande di prima e guidata da David Munoz, ex capotecnico di Valentino Rossi: “Con la nuova squadra mi trovo benissimo - ha raccontato Marini - ci sono più persone nel box ed è più facile fare tutto il lavoro. Quest’anno era stato difficile da questo punto di vista, i miei meccanici avevano tantissimo lavoro da fare e spesso non ascoltavano bene le mie indicazioni. Penso che questa novità sarà importante. Ho scelto persone che conosco bene, tutti abitano vicino a Tavullia e sarà bello e facile frequentarci fuori dalla pista. Volevo la miglior squadra possibile e credo di averla, c’è un ottimo rapporto con tutti. Il mio teleferista è lo stesso che avevo in Moto2, secondo me uno dei più bravi del mondiale”.
Il lavoro, comunque, è tutt’altro che finito, e ricomincerà a Sepang: “Qui ho lavorato molto sull’ergonomia, sulla mia posizione in sella. Ogni test è fondamentale per questo, anche perché durante la stagione non ho quasi fatto test e sono contento di poter lavorare come piace a me. A Sepang mi concentrerò sul passo gara, con dei run più lunghi. Ora è presto, abbiamo altro lavoro da fare”.