“Alle 3 del mattino del 28 maggio 2020 mi sveglio di soprassalto sudato fradicio, senza nessun apparente motivo. Sento una sensazione forte di pesantezza nel petto, come se implodesse. Formicolio a tutte e due le braccia e vista annebbiata: panico”. Così Luca Salvadori racconta, in un video sul suo canale YouTube, il suo primo attacco di panico. Un disturbo che il pilota ha iniziato ad accusare per l’appunto un anno e mezzo fa e da cui, spiega, non si è ancora del tutto ripreso. Salvadori non è nuovo a questo genere di comunicazione: tempo fa aveva raccontato, senza nascondersi, il disagio che lo aveva spinto a cercare un modo per arrestare la caduta dei capelli. Le tematiche sono diverse - per quanto forse uno psicologo direbbe il contrario - ma il succo rimane lo stesso, ovvero metterci la faccia anche quando è meno bello farlo.
Luca d’altronde ha avuto la fortuna di nascere in una famiglia benestante e di una passione (quella per i motori) ne ha fatto un lavoro, anzi due. Il pilota da un lato, il ‘creator’ dall’altro. Cose belle, facili da invidiare specialmente per chi vive una situazione molto diversa. Lui, forse proprio per questo, ha voluto fare un passo avanti e rompere la quarta parete dei social che vede i suoi protagonisti come esseri infallibili dalle vite perfette. Come a dire che no, nessuno ha la vita perfetta. Lo ha fatto senza troppi sensazionalismi, come nel caso di questo video: “Col passare del tempo gli attacchi sono stati sempre meno - racconta - era come se avessi tappato una valvola di sfogo, così da quello sono passato ad un continuo malessere con nausea, sensazione di pesantezza allo stomaco, fatica a digerire, reflussi… Sensazioni fisiche che ti fanno stare male. Fai più fatica ad allenarti, ad affrontare la vita, ti svegli la mattina senza sapere se quello sarà un giorno buono e potrai essere produttivo o resterai morto decrepito a letto. Ed è quello che ti fa impazzire: avere tanti sintomi che ti creano confusione ed essere perso”. Poi conclude: “Sarei dovuto andare molto prima da uno specialista a farmi dare una mano. Ve lo dice un testone, se avete questo tipo di problemi non aspettate che peggiorino, chiedete un aiuto concreto il prima possibile”.