No, non era un insulto a un avversario, né a un compagno, e nemmeno, come qualcuno ha ipotizzato per scherzo, al suo allenatore. Il “Sei una mer*a” urlato da Jannik Sinner a Cincinnati era rivolto soltanto a sé stesso, nel pieno di un allenamento, probabilmente in un momento di auto-sprono, anche se il fatto che il numero uno al mondo si insulti da solo, beh, fa già ridere così. La scena arriva da una sessione di preparazione trasmessa in diretta sul canale YouTube di Tennis Tv, con Jannik e Simone Vagnozzi al lavoro sul rovescio. L’allenatore, mimando il movimento giusto, lo incita: “Quando ti muovi così fai la differenza. Cerca di stare sopra con le spalle e arrivare così. Quando riesci, se ci riesci”. A quel punto Jannik si insulta: “Sei una mer*a Se non ci riesci sei una mer*a”. Un’autoaccusa che Vagnozzi prende con il sorriso: “Ci devi riuscire sempre”. Anche se un momento del genere altro non fa che riflettere nel migliore dei modi il momento del campione azzurro: appena 59 minuti per liquidare Daniel Elahi Galan in due set al debutto nel Masters 1000 di Cincinnati. Vittoria netta, quasi troppo facile, che introduce al prossimo ostacolo, il canadese Gabriel Diallo.

E c’è chi, vedendolo in forma, mette in guardia Alcaraz, ma anche Jannik: Paolo Bertolucci, commentando la prestazione, ha spiegato che “questo Sinner è sempre più inavvicinabile per tutti tranne che per Alcaraz. Contro Galan ha mostrato potenza, ritmo e una crescita fisica evidente, frutto anche della collaborazione ritrovata con Ferrara. Al servizio migliora a ogni torneo, ma soprattutto sa programmarsi come un campione: stacca quando serve, lavora quando serve, e arriva agli appuntamenti sempre al massimo della condizione psicofisica. È un approccio alla Federer, e non tutti riescono a sostenerlo”. Bertolucci sottolinea che anche Alcaraz “ha iniziato a capire quanto la gestione del calendario sia decisiva”, ma la rivalità tra i due resta viva. Anzi, è forse l'unica rivalità di altissimo livello che abbiamo oggi nel tennis internazionale, in un rapporto che certamente ci regala una rivalità sul terreno di gioco, ma anche rispetto e una simpatia reciproca che abbiamo visto già dall’arrivo dei due in America. Eppure, c’è qualcosa in cui Sinner pensa di non poter competere con Alcaraz. Proprio parlando di golf, in conferenza stampa, ha sdrammatizzato: “Con Carlos? No no, lui è troppo forte per me”. Intanto, mentre Alcaraz si è qualificato al terzo turno superando Damir Dzumhur in tre set, la sensazione è che il tabellone possa presto rimettere uno di fronte all’altro i due protagonisti assoluti del momento.