image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Ma avete visto CHE ROBA SARA CURTIS ai Mondiali di Nuoto? Meglio di Federica Pellegrini e nella storia italiana, in finale dei 100 stile libero: ecco chi è e cosa ha fatto

  • di Redazione MOW Redazione MOW

  • Foto: Ig Sara Curtis

31 luglio 2025

Ma avete visto CHE ROBA SARA CURTIS ai Mondiali di Nuoto? Meglio di Federica Pellegrini e nella storia italiana, in finale dei 100 stile libero: ecco chi è e cosa ha fatto
Sara Curtis irrompe nella storia ai Mondiali di nuoto di Singapore, supera i limiti italiani nei 100 stile libero e vola in finale dove nemmeno Federica Pellegrini (specialista di altre distanze) era arrivata. Ma sarà davvero l’inizio di una nuova era?

Foto: Ig Sara Curtis

di Redazione MOW Redazione MOW

Non c’era riuscita nemmeno la regina Federica Pellegrini. Nemmeno lei, la “Divina”, capace di illuminare ogni corsia che toccasse. Perché i 100 stile libero, per l’Italia, sono sempre stati un territorio di confine, una frontiera che pareva troppo distante perfino per la più luminosa delle nostre campionesse. Pellegrini aveva stregato il mondo nei 200 e nei 400, ma i 100, quelli no (tranne che in staffetta): lì le azzurre si fermavano alle promesse, mai alle certezze. Ma adesso la storia si ribalta, e lo fa con una ragazza del 2006, una di quelle che hanno la spavalderia del futuro negli occhi e nelle braccia: Sara Curtis, in finale ai Mondiali di nuoto a Singapore.

La cronaca, talvolta, è incapace di contenere la portata di certe imprese. E qui, tra le corsie di Singapore, Sara Curtis riscrive il copione. Il 15 aprile, agli Assoluti di Riccione, abbatte di 17 centesimi il record italiano della Pellegrini: 53”01. Un tempo che sa di salto quantico, di porta spalancata su mondi nuovi. È il pass per i Mondiali, è la dichiarazione che nulla è impossibile.

E ora, 52 anni dopo la prima edizione dei 100 stile libero femminili in vasca lunga, ecco l’azzurro finalmente tra le migliori otto. Curtis – al Mondiale, con la calma apparente di chi sa di meritare ogni centimetro conquistato – stacca come una molla dal blocchetto. Ai 50 metri, la concorrenza annaspa già dietro. La favorita, l’australiana Mollie O’Callaghan, sbircia il tabellone, forse sorpresa. La vasca di ritorno? Qualche sbavatura, un calo lieve, ma basta per agguantare la finale: 53”39 e settimo tempo d’ingresso. Ma non basta a spiegarlo tutto.

Sara Curtis ai Mondiali di Singapore
Sara Curtis ai Mondiali di Singapore Ansa

Perché la vera notizia è che nessuna italiana prima di lei era mai arrivata qui. Nemmeno Pellegrini, anche se il confronto regge solo fino a un certo punto: le specialità sono diverse, i tempi mutano, ma la simbologia di questo traguardo non ammette riserve. “Sicuramente il tempo non mi soddisfa, penso di poter fare molto meglio. L’obiettivo era la finale e sono contenta”, confida Sara, con la grazia un po’ timida della ventenne che sa di aver appena scavalcato un secolo di limiti e sogni a metà.

Intorno a lei, la compagnia delle grandi: l’olandese Marrit Steenbergen (52”81), la russa Daria Klepikova – bandiera neutrale, 53”14. Le altre sembrano lontane, ma il clima di attesa è quello che si respira solo davanti a un’impresa che potrebbe cambiare tutto. La finale? Sulla carta è quasi una missione impossibile, ma il nuoto non ama le previsioni scolpite.

Sara Curtis
Sara Curtis Ig Sara Curtis

Negli ultimi dieci anni, il muro dei 54 secondi nei 100 stile italiano era parso un miraggio. Tanti nomi, poche certezze. Fino a questo aprile, fino a Sara Curtis, che col suo 53”01 ha rimesso l’Italia sulla mappa che conta. Eppure, a impressionare davvero è la sua regolarità: non solo un colpo isolato, ma la maturazione tecnica e mentale di chi si allena per restare, non per passare.

Due anni fa, confessa, “non riuscivo manco a chiuderlo un 100 sl, oggi invece sono qui”. C’è dentro tutto: la fatica, la trasformazione, l’umiltà di chi sa che la storia si scrive a bracciate. E domani? Sarà una finale da vivere col fiato sospeso. Che questa sia solo l’alba di una nuova era per il nuoto italiano? Una bracciata alla volta, e si vedrà.

https://mowmag.com/?nl=1

More

“Imane Khelif maschio biologico? A Parigi 2024 LO SAPEVANO TUTTI”. La campionessa di nuoto Sharron Davies asfalta la pugile: “Nessuna empatia, ha barato. Ora abbiamo due ori vinti da due uomini e…”

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

L'attacco

 “Imane Khelif maschio biologico? A Parigi 2024 LO SAPEVANO TUTTI”. La campionessa di nuoto Sharron Davies asfalta la pugile: “Nessuna empatia, ha barato. Ora abbiamo due ori vinti da due uomini e…”

Physical: da 100 a 1, ma non lo abbiamo già visto in Rai il “nuovo” format di Netflix in stile Squid Game con Federica Pellegrini, Elisabetta Canalis e Luis Sal? Non vi dice nulla “99 da battere” condotto da Max Giusti?

di Irene Natali Irene Natali

Streaming

Physical: da 100 a 1, ma non lo abbiamo già visto in Rai il “nuovo” format di Netflix in stile Squid Game con Federica Pellegrini, Elisabetta Canalis e Luis Sal? Non vi dice nulla “99 da battere” condotto da Max Giusti?

Tag

  • Mondiali
  • Federica Pellegrini
  • Italia
  • Sport
  • Nuoto

Top Stories

  • Ode a Giovanni Galeone, maestro di Allegri e di tutti noi: "Se c'ho una Ferrari sotto al culo vado a 120 pure in centro"

    di Emiliano Raffo

    Ode a Giovanni Galeone, maestro di Allegri e di tutti noi: "Se c'ho una Ferrari sotto al culo vado a 120 pure in centro"
  • Ma come sta messa la Rai? Kimi Antonelli fa podio in Brasile e loro mettono in piedi un servizio dedicato alla (disgraziata) Ferrari

    di Luca Vaccaro

    Ma come sta messa la Rai? Kimi Antonelli fa podio in Brasile e loro mettono in piedi un servizio dedicato alla (disgraziata) Ferrari
  • Nessuno vuole Alex Marquez? Tra la follia di Acosta, il talento di Quartararo e la magia di Bezzecchi è lui che sta cavalcando il drago

    di Cosimo Curatola

    Nessuno vuole Alex Marquez? Tra la follia di Acosta, il talento di Quartararo e la magia di Bezzecchi è lui che sta cavalcando il drago
  • Per capire la vera misura di Marc Marquez (e della Ducati) ascoltate Enea Bastianini e Luca Marini

    di Emanuele Pieroni

    Per capire la vera misura di Marc Marquez (e della Ducati) ascoltate Enea Bastianini e Luca Marini
  • Bulega, il terzo posto, la Honda e il grande addio: ci vuole una gran gara per dimenticare le tristezze di questa MotoGP a Portimão

    di Cosimo Curatola

    Bulega, il terzo posto, la Honda e il grande addio: ci vuole una gran gara per dimenticare le tristezze di questa MotoGP a Portimão
  • Sì, s’è piegata una vite nella spalla già martoriata di Marc Marquez. Davide Tardozzi: “si allena sei ore al giorno”. E sulla possibilità di un’altra operazione e il futuro…

    di Emanuele Pieroni

    Sì, s’è piegata una vite nella spalla già martoriata di Marc Marquez. Davide Tardozzi: “si allena sei ore al giorno”. E sulla possibilità di un’altra operazione e il futuro…

di Redazione MOW Redazione MOW

Foto:

Ig Sara Curtis

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

LE CANNONATE di GEORGE RUSSELL: “Schumacher ha vinto dopo 5 anni, ma nessuno lo ricorda. Sottovalutato? Ho battuto Hamilton due volte su tre, non ho niente da dimostrare”. E sugli scontri con Max Verstappen…

di Luca Vaccaro

LE CANNONATE di GEORGE RUSSELL: “Schumacher ha vinto dopo 5 anni, ma nessuno lo ricorda. Sottovalutato? Ho battuto Hamilton due volte su tre, non ho niente da dimostrare”. E sugli scontri con Max Verstappen…
Next Next

LE CANNONATE di GEORGE RUSSELL: “Schumacher ha vinto dopo 5...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy