All’alba di questa stagione di Formula 1 non molti si sarebbero aspettati un mondiale aperto con Red Bull e Ferrari e anche McLaren in lotta. E invece, dopo otto tappe in giro per il mondo, ci sono tre team che hanno dimostrato di essere competitivi, con le vittorie di Carlos Sainz, Charles Leclerc e Lando Norris che hanno tolto il primato a Max Verstappen un po’ alla volta. Certo è che la stagione è ancora lunga e che tutto potrebbe cambiare già il prossimo weekend in Canada, soprattutto per la McLaren che sì, ha trovato la competitività, ma che allo stesso tempo potrebbe andare incontro ad un grande ostacolo. Dopo la vittoria di Lando Norris a Miami, la squadra di Andrea Stella ha dimostrato di aver portato i giusti aggiornamenti per poter provare a lottare per le posizioni più importanti, cercando anche la vittoria ad Imola, dove il britannico si è pericolosamente avvicinato a Max Verstappen negli ultimi dieci giri. Questo salto di qualità però non ha solo lasciato sorprese positive, con qualche voce nel paddock che ipotizza l’illegalità del motore della monoposto, soprattutto dopo la tappa italiana e le parole dette da Charles Leclerc.
Sono arrivate infatti delle indiscrezioni che vedrebbero la McLaren sotto indagine diretta della FIA, che avrebbe preso atto delle voci nel paddock di una ipotetica irregolarità nella power unit della MCL38, chiedendo l’invio della pompa del carburante sia di Mercedes che di McLaren. Infatti, bisogna ricordare che la McLaren monta lo stesso motore delle frecce d’argento, che però non beneficiano della stessa performance del team di Woking. A Imola sul rettilineo principale Norris e Piastri guadagnavano davvero tanto rispetto ai colleghi della Mercedes e quindi l’ipotesi vien da sé: McLaren potrebbe aver agito sul motore in autonomia aggirando il regolamento.
Chi per primo ha dato voce a queste ipotesi è stato proprio Charles Leclerc, inseguitore di Lando Norris ad Imola, che in radio raccontava di un modo bizzarro e quasi sorprendente di ricaricare la parte ibrida della power unit della McLaren. Commenti che effettivamente sono stati poco discussi esplicitamente, ma che alla FIA sono arrivati come un campanellino d’allarme, proprio come quelli di Max Verstappen nel 2019, quando il sospetto era nei confronti della Scuderia Ferrari. L’insieme di commenti dal paddock e l’evidente vantaggio rispetto a Mercedes sembrerebbero aver quindi innescato qualche dubbio nei commissari della FIA, che adesso starebbero indagando la situazione.
Per ora sono soltanto voci e non c’è niente di confermato, ma se fosse così e, soprattutto, se l’esito dell’investigazione dovesse trovare dell’illegalità per McLaren potrebbe essere davvero svantaggioso, sia a livello economico che prestazionale, visto il bilancio positivo di questi ultimi due anni dopo un periodo di alti e bassi. Verso il Gran Premio del Canada Lando Norris si dice preoccupato, perché si aspetta Red Bull e Ferrari molto forti, ma comunque pronto per provare a ripetere il trend positivo delle ultime gare, mentre Oscar Piastri è pronto ad andare a caccia per la sua prima vittoria in Formula 1.