Ha dominato, conquistando una vittoria che arrivati a Suzuka in pochi si sarebbero aspettati. Troppo più veloce la McLaren di Norris e Piastri finora, eppure Max Verstappen ha trovato ancora una volta il modo di fare la differenza, andando oltre le difficoltà della sua Red Bull e vincendo laddove negli ultimi tre anni aveva sempre fatto il vuoto dietro di sé. Una vittoria dedicata alla Honda, peraltro con i colori della casa giapponese, parte fondamentale dietro i successi di Max. “Non molliamo mai” ha detto via radio tagliato il traguardo, chiarendo come anche quest’anno tutti dovranno fare i conti con lui.

Ma non è bastato il messaggio lanciato in pista, perché una volta terminato il GP Max è tornato a essere quello di sempre, schietto e sincero, “dando uno schiaffo” a Lando Norris e Oscar Piastri, i due della Mclaren che, nonostante la superiorità della vettura, non sono riusciti a batterlo: “Io sono molto contento di quello che sto facendo, non voglio nemmeno pensare se fossi stato al volante della McLaren. In quel caso non mi avreste nemmeno visto, probabilmente sarei arrivato già a Tokyo” ha dichiarato sorridendo a Viaplay dopo la gara. “Quando sono arrivato qui non mi aspettavo affatto di vincere. Nemmeno dopo i primi due turni del venerdì. Partire in pole era la cosa più importante in questo fine settimana. Credo che la McLaren fosse più veloce di noi, ma non è mai riuscita a entrare in zona DRS per provare il sorpasso”. Una pole position pesante, festeggiata più di quando, nel 2022, proprio a Suzuka Verstappen conquistava il suo secondo titolo mondiale. Mostra i muscoli, senza dimenticare però della sua squadra che, nonostante le difficoltà e i momenti dovuti affrontare, continua a difendere e sostenere: “Alla fine è sempre una squadra che lavora bene e insieme a Gianpiero Lambiase e Hugh Bird, un altro ingegnere delle prestazioni con cui ho lavorato fino alla fine del 2020, è andata molto bene. Abbiamo fatto le scelte giuste prima delle qualifiche. Tra me e Lambiase funziona tutto benissimo. E sono cose importanti”. Una vittoria pesante anche in chiave classifica, con l’olandese ora a -1 da Lando Norris, ma importante sarà cercare di migliorare ancora: “È stato un grande risultato quello di Suzuka, ma qui era difficile superare e le qualifiche erano molto importanti. Questo non significa che tutto sia cambiato in meglio per noi e che vinceremo tutte le gare. Di certo possiamo però essere soddisfatti di quello che abbiamo fatto”.

Una prova di forza, perché questo fine settimana Verstappen non ha lasciato nulla agli avversari. Si è preso tutto, completando l’impresa iniziata proprio con la pole position messa a segno il sabato, mentre in gara non ha commesso la minima sbavatura, nonostante una McLaren vicina per tutti e 53 i giri corsi a Suzuka. Una volta tolto il casco, poi, ha lanciato un messaggio pesante, consapevole che per i mondiali si lotta tanto in pista quanto fuori. Lo ha imparato sulla propria pelle, dopo una sfida senza esclusione di colpi, a volte anche oltre il limite, nel 2021 contro Lewis Hamilton, conquistando il primo dei suoi quattro Mondiali. Quest’anno invece, la lotta si preannuncia entusiasmante, perché è vero che la McLaren è la macchina migliore, ma non considerare questo Max tra i favoriti sarebbe un errore troppo grande. Mentre gli altri stanno a guardare lui sale in cattedra, chiarendo una volta in più perché a oggi è tra i più grandi di sempre di questa Formula 1.
