Ha tagliato la linea del traguardo con un vantaggio di un secondo e quattro decimi Max Verstappen, dopo aver condotto una gara stratosferica che, ancora una volta, da ragione ai quattro titoli mondiali vinti finora dall’olandese. La stagione 2025 sembrava poter regalare sorrisi solo alla McLaren, indubbiamente ancora la vettura migliore, e solo il pilota della Red Bull poteva interrompere la sequenza di vittorie che nelle prime due gare dell’anno hanno visto prima Lando Norris, poi Oscar Piastri davanti a tutti. A Suzuka però, una delle piste più complicate del calendario ma su cui Max Verstappen ha sempre brillato più di ogni altro pilota, a vincere è stata proprio la RB21 numero 1. In condizioni di pioggia poi, l’olandese raggiunge forse la sua forma più competitiva e, con il meteo giapponese che ha regalato già la seconda gara bagnata della stagione dopo l’appuntamento inaugurale di Melbourne, Verstappen è riuscito fin da subito a trovare un vantaggio solido rispetto alle due MCL 39.

“È stata dura ma incredibilmente divertente e ora sono davvero felice: nonostante questo weekend sia iniziato in maniera difficile abbiamo continuato a lavorare per migliorarci e ce l’abbiamo fatta” ha commentato il quattro volte campione del mondo appena sceso dalla sua monoposto. “Questa è stata la nostra ultima gara di casa con Honda (che l’anno prossimo lascerà la Red Bull) e negli ultimi giri continuavo a dirmi di rimanere davanti, perché sarebbe stata davvero una bella storia. E questo è il risultato perfetto per dirci addio” ha concluso l’olandese, secondo quanto riportato da Motorsport.com, visibilmente emozionato in questo weekend giapponese, sia il sabato che la domenica. E seppur sia ancora presto per pensare al mondiale, Max Verstappen ha già il supporto di Christian Horner e della Red Bull, che ha parlato chiaro: “Noi nel titolo piloti ci crediamo, è quello costruttori che sarà molto più difficile da ottenere”.

Le parole del team principal della Red Bull trovano le fondamenta proprio nei due argomenti principali della vigilia del weekend di Suzuka: l’arrivo di Yuki Tsunoda in prima squadra (dodicesimo sotto la bandiera a scacchi in un weekend in cui “l’obiettivo è il podio”, come dichiarato dallo stesso giapponese qualche giorno prima) e la perfezione della McLaren che, finora, non ha mai sbagliato nulla. Anche a Tokyo la squadra di Andrea Stella, nonostante non abbia vinto, non ha nessun punto da criticare: Lando Norris e Oscar Piastri hanno dato il massimo, con l’australiano che solo nella fase finale ha cercato di avvicinarsi e attaccare il britannico (con cui è in lotta per il titolo piloti, anche se mancano ancora ventuno gare da correre e tutto può cambiare). “La gara è stata decisa al sabato perché oggi era impossibile superare” ha raccontato il team principal della squadra di Woking, Andrea Stella, che rappresenta quasi tutti gli spiriti della sua squadra (soddisfatta lo stesso per il bottino di punti che si porta a casa).
Chi non è nello stesso mood è Lando Norris, che in realtà una vera chance di superare Max Verstappen ce l’ha avuta: “Max è l’ultimo che mi aspetto mi lasci spazio quando si lotta… ma in maniera positiva, è così che si gareggia” ha commentato il pilota McLaren. Infatti, i due si sono ritrovati ad uscire dalla pit lane insieme, quasi appaiati, con Lando Norris che è andato a finire sull’erba nel tentativo di farsi vedere dall’olandese. Nonostante nei primi momenti in radio siano volate accuse, il britannico si è poi reso conto di aver quasi fatto tutto da solo - con anche Verstappen che invece al suo ingegnere ha subito detto “Ma Lando si è spinto fuori da solo?” e ha continuato a scherzarci anche durante la conferenza stampa, quando ha definito il suo avversario un simpatico tagliaerba. Il momento del quasi contatto tra i due però è stato forse il più eclatante del gran premio intero: la gara di Suzuka ha regalato pochissima azione (contro i pronostici) e anche il trio che è finito sul podio è rimasto quasi deluso di vedere pochissimi highlights una volta arrivati nella cool down room, dove attendevano di essere premiati.
A non lamentarsi della poca azione è sicuramente la Ferrari, che per la prima volta dall’inizio della stagione non commette errori ed evita i disastri ottenuti a Melbourne e Shanghai. Charles Leclerc, già autore di un’ottima prestazione in fase di qualifica, è riuscito a tagliare la linea del traguardo in quarta posizione, mentre Lewis Hamilton ha terminato settimo dietro a George Russell e Kimi Antonelli (con l’italiano che per qualche giro durante la danza dei pit stop è stato per la prima volta in carriera leader di una gara di Formula 1 e ha terminato con il giro più veloce della corsa). “Fa male lo stesso, perché la prestazione di oggi dimostra che potremmo dare di più, ma almeno abbiamo fatto tutto perfetto” ha commentato il monegasco, che sembra aver trovato il feeling giusto con la SF-25. “Dobbiamo essere contenti di aver massimizzato il potenziale della macchina in questo fine settimana, ma non contenti del fatto che ci ha portato a finire quarti. In Bahrain speriamo di fare ancora meglio” ha aggiunto Charles Leclerc. A chiudere la zona punti a Suzuka ci sono Isack Hadjar, ottavo, e Ollie Bearman, decimo (divisi da Alex Albon con la Williams) che della loro prima esperienza sul tracciato più iconico della prima parte della stagione hanno tirato fuori il meglio, senza farsi spaventare da nulla.

