image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Ok Berrettini e Musetti a Montecarlo, ma l’avete capito chi sono Cobolli e Darderi? Beh, ve lo spiega Volandri: “Ora è cambiato tutto”

  • di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

7 aprile 2025

Ok Berrettini e Musetti a Montecarlo, ma l’avete capito chi sono Cobolli e Darderi? Beh, ve lo spiega Volandri: “Ora è cambiato tutto”
Flavio Cobolli e Luciano Darderi vincono due titoli Atp nella stessa domenica, a Bucarest e Marrakech, e rilanciano il tennis italiano anche senza Sinner in campo. Entrambi classe 2002, entrambi in rimonta dopo mesi difficili, segnano la quarta doppietta azzurra nella storia e portano il conto totale dei titoli italiani a 101. E a parlarne, spiegando come ora cambia tutto, è proprio capitan Filippo Volandri, che celebra il risultato e spiega il perché di questa nuova generazione vincente

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

Montecarlo attende i soliti noti, Musetti, Berrettini e il sempreverde Fognini (wild card per meriti storici), ma nel frattempo da Bucarest e Marrakech è arrivato un segnale chiaro: il tennis italiano non si ferma con Sinner ai box. Si rigenera. Lo fa grazie a due ragazzi del 2002, Flavio Cobolli e Luciano Darderi, che domenica 6 aprile hanno firmato una delle giornate più sorprendenti della storia recente del nostro sport. Cobolli ha vinto il suo primo titolo Atp a Bucarest battendo l’argentino Sebastián Báez, uno che sulla terra è un osso durissimo, in due set netti. Darderi, quasi in contemporanea, ha trionfato a Marrakech contro l’olandese Griekspoor, specialista del veloce che ha però dovuto inchinarsi ai colpi chirurgici del ragazzo di origini italo-argentine. È la quarta doppietta nella storia del tennis italiano maschile, dopo quelle firmate da Bertolucci e Barazzutti nel 1977, Lorenzi e Fognini nel 2016, Fognini e Cecchinato nel 2018. Cobolli ha portato a 100 i titoli Atp vinti dagli italiani, Darderi ha immediatamente aggiornato la cifra a 101.

Luciano Darderi Marrakech
Luciano Darderi Marrakech

Ma la vera notizia è che entrambi arrivavano da periodi complicati. Cobolli, dopo un inizio 2024 esaltante, si era perso: sette eliminazioni al primo turno tra gennaio e fine marzo. Darderi non stava meglio: otto sconfitte su dieci partite Atp giocate. E invece, quando nessuno ci credeva più, o quasi, hanno ritrovato la strada. “È un sogno diventato realtà”, ha detto Flavio dopo il trionfo in Romania. “Venivo da un periodo nero, qualcosa è cambiato. Non è facile giocare contro Báez sulla terra, lui ha vinto tanto su questa superficie. È stata una battaglia. Ringrazio il mio team: so che è difficile lavorare con me, prometto di migliorare ancora la mia attitudine sul campo”. Darderi ha ammesso che ha “avuto mesi difficili ma ho lottato ogni giorno per arrivare a una domenica così”. Risultato: Darderi sale al numero 48 del mondo, Cobolli raggiunge il numero 36, vicino al suo best ranking (30 a settembre 2023). E mentre volano verso Montecarlo, dove Cobolli debutterà contro il serbo Lajovic, finalista qui nel 2019, il tennis italiano applaude. Ma non solo per i titoli. Per il percorso.

https://mowmag.com/?nl=1

Lo dice bene Filippo Volandri, che di percorsi se ne intende, intervistato da Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1: “Un’altra bella pagina per il tennis italiano. Due successi a distanza di poche ore. Ricordiamo che sia Cobolli che Darderi sono classe 2002. Entrambi sono molto giovani, vengono da un percorso importante, anche se molto diverso tra loro. Anche quando il nostro Sinner è ai box, il movimento del tennis italiano ci dà sempre delle buone notizie”. Poi aggiunge un’altra riflessione: “Negli ultimi dieci anni è cambiato tantissimo. In agenda ho uno schema che ricorda i nostri risultati di dieci anni fa e quelli di oggi. Dalla finale di Berrettini a Wimbledon abbiamo inanellato tanti, tantissimi successi. I segreti sono tanti: un sistema nuovo italiano che funziona, una federazione in salute che investe nel settore tecnico, la nostra voglia non più di accentrare i giovani talenti in giro per l’Italia, ma di essere proprio noi come federazione, con le nostre competenze ed esperienze, al servizio dei ragazzi e dei loro allenatori. C'è stato un cambio di visione iniziato dieci anni fa e che oggi sta continuando a dare frutti”. Tradotto: non è un caso, è un metodo. E Cobolli e Darderi sono la prova che il metodo funziona anche quando i riflettori sono puntati altrove. Anche quando c’è da sporcare la maglia e resistere ai mesi in cui perdi più che vinci. Montecarlo resta il grande palcoscenico. Ma per arrivarci bisogna passare da giornate come queste. E adesso l’Italia del tennis non è più solo quella dei numeri uno. È anche quella dei numeri 48 e 36, che non hanno mai smesso di crederci.

More

No, Roger Federer non è il Re solo in campo: i suoi più grandi guadagni li ha prodotti senza giocare a tennis. Ecco come

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

SEMPRE IL RE

No, Roger Federer non è il Re solo in campo: i suoi più grandi guadagni li ha prodotti senza giocare a tennis. Ecco come

Bertolucci totale: “Berrettini? Gli manca sempre un centesimo per fare un euro, ma il tempo passa. Jannik? Non vedo avversari, solo Alcaraz se…”. Poi su Musetti, il ritiro di Djokovic e quel giorno in cui lui ha capito che era ora di dire basta

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

L'INTERVISTA

Bertolucci totale: “Berrettini? Gli manca sempre un centesimo per fare un euro, ma il tempo passa. Jannik? Non vedo avversari, solo Alcaraz se…”. Poi su Musetti, il ritiro di Djokovic e quel giorno in cui lui ha capito che era ora di dire basta

Lo show di Matteo Berrettini a Tintoria: dal discorso cambiato al Quirinale, passando per il test antidoping, il ripudio del padel fino alle canne

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

SHOW MAN

Lo show di Matteo Berrettini a Tintoria: dal discorso cambiato al Quirinale, passando per il test antidoping, il ripudio del padel fino alle canne

Tag

  • Daniil Medvedev
  • coach
  • Nazionale Azzurra
  • Darderi
  • Alexander Zverev
  • Cobolli
  • torneo
  • terra rossa
  • Lorenzo Sonego
  • Novak Djokovic
  • Carlos Alcaraz
  • Montecarlo
  • Master 1000
  • Tennis
  • Jannik Sinner
  • Matteo Berrettini
  • Lorenzo Musetti
  • Internazionali di Roma
  • Tsitsipas
  • FITP
  • Roma
  • Filippo Volandri

Top Stories

  • Non fate i furbi: Marc Marquez con l’esultanza alla Messi voleva solamente attaccare Valentino Rossi e la marea gialla. Ci è davvero riuscito?

    di Tommaso Maresca

    Non fate i furbi: Marc Marquez con l’esultanza alla Messi voleva solamente attaccare Valentino Rossi e la marea gialla. Ci è davvero riuscito?
  • Mondiali di atletica di Tokyo, Gaia Sabbatini si incazza. Ma la domanda non è se gli atleti debbano essere pagati per correre, è: perché devono far parte delle forze dell'ordine? Ecco come funziona in Italia e negli altri Paesi

    di Redazione MOW

    Mondiali di atletica di Tokyo, Gaia Sabbatini si incazza. Ma la domanda non è se gli atleti debbano essere pagati per correre, è: perché devono far parte delle forze dell'ordine? Ecco come funziona in Italia e negli altri Paesi
  • “Marquez? Se ne sbatte i maroni! Pecco? State attenti! Bastianini! Belin, che sf*ga! Io? Devo pensare alla mia salute”: Carlo Pernat a fuoco per MOW sui “temi di Misano”

    di Emanuele Pieroni

    “Marquez? Se ne sbatte i maroni! Pecco? State attenti! Bastianini! Belin, che sf*ga! Io? Devo pensare alla mia salute”: Carlo Pernat a fuoco per MOW sui “temi di Misano”
  • Aiuto, qualcuno fermi l’insopportabile moralismo della MotoGP sulla caduta di Marc Marquez a Misano contro i tifosi che esultano in diretta

    di Cosimo Curatola

    Aiuto, qualcuno fermi l’insopportabile moralismo della MotoGP sulla caduta di Marc Marquez a Misano contro i tifosi che esultano in diretta
  • Abbiamo scoperto la vera storia della gamba di Aldo, Giovanni e Giacomo che Marco Bezzecchi s’è portato sul podio della Sprint di Misano

    di Emanuele Pieroni

    Abbiamo scoperto la vera storia della gamba di Aldo, Giovanni e Giacomo che Marco Bezzecchi s’è portato sul podio della Sprint di Misano
  • Oh, ma state bene? Quel video virale di DAZN Spagna su Valentino Rossi al crash di Marc Marquez è peggio dei fischi

    di Emanuele Pieroni

    Oh, ma state bene? Quel video virale di DAZN Spagna su Valentino Rossi al crash di Marc Marquez è peggio dei fischi

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Il vero tennis di McEnroe è tutto nelle parole di Sasha Zverev, che dopo Melbourne col fantasma di Sinner vuole farci a botte: “Ho sofferto, ma siamo allo stesso livello”

di Giulia Sorrentino

Il vero tennis di McEnroe è tutto nelle parole di Sasha Zverev, che dopo Melbourne col fantasma di Sinner vuole farci a botte: “Ho sofferto, ma siamo allo stesso livello”
Next Next

Il vero tennis di McEnroe è tutto nelle parole di Sasha Zverev,...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy