Se in campo è stato l’eleganza fatta sport, fuori dal rettangolo di gioco Roger Federer ha dimostrato di essere altrettanto raffinato e vincente. Non solo uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi, ma anche un imprenditore di successo, capace di costruire un impero finanziario che ha superato di gran lunga i guadagni ottenuti con la racchetta. Lo svizzero, 20 volte campione Slam, è il terzo tennista più vincente in termini di montepremi, dietro solo a Novak Djokovic e Rafael Nadal. Ma il suo vero colpo grosso è arrivato fuori dal campo, grazie alla lungimiranza e alla capacità di trasformare il suo nome in un brand globale. La storia dell’affare On Running è quella di un’intuizione geniale. Già grande estimatore del marchio svizzero di scarpe da corsa, Federer non si è limitato a indossarle: ha deciso di entrarci. Quando il più grande sportivo del paese si offre di diventare socio, è difficile dire di no. On ha ceduto a Federer il 3% delle sue quote, rendendolo il volto globale del brand e coinvolgendolo attivamente nel design delle calzature. Il suo modello di punta, The Roger Pro, è diventato un’icona. Il risultato? Il valore dell’azienda è schizzato a 12 miliardi di dollari e, quando nel 2021 è stata quotata in borsa, le azioni sono state vendute a 24 dollari ciascuna.

Tradotto in cifre: la partecipazione di Federer ha raggiunto un valore di 360 milioni di dollari, quasi tre volte i 130 milioni guadagnati in carriera dai tornei. Un colpo da maestro, che certifica come l’ex tennista svizzero abbia saputo muoversi nel mondo degli affari con la stessa grazia con cui si spostava sul campo. Ma On Running è solo un pezzo del puzzle finanziario costruito da Federer. Da sempre il volto perfetto per i grandi brand di lusso e sport, ha accumulato contratti multimilionari con marchi come Rolex, Mercedes-Benz e Wilson. Nel 2018, ha mandato in frantumi un legame storico con Nike per firmare un accordo decennale con Uniqlo da 300 milioni di dollari, uno dei contratti di sponsorizzazione più ricchi mai firmati da un atleta. E non è tutto: Federer è anche tra gli investitori dell’azienda cilena NotCo, specializzata in prodotti alimentari a base vegetale. Un affare che ha attirato anche star come Lewis Hamilton e Tiger Woods e che ha ricevuto finanziamenti per 330 milioni di dollari.

Federer non è l’unico grande nome del tennis ad aver costruito un patrimonio fuori dal campo. Rafael Nadal, per esempio, ha recentemente incassato 100 milioni di euro vendendo il 44,9% della sua Accademia a Maiorca, oltre a guadagnare come ambasciatore del tennis in Arabia Saudita. Anche Andy Murray si è distinto negli affari, investendo in Castore, Game4Padel, PerkBox e WeSwap, oltre a possedere un hotel da 2 milioni di sterline nella sua Dunblane. E poi c’è Novak Djokovic, che nel 2023 ha lanciato Sila, un nuovo prodotto per il benessere creato in collaborazione con l’azienda austriaca Waterdrop. Un progetto nato dalla sua ossessione per la salute e il miglioramento personale: “L’idea di creare Sila è nata più di 10 anni fa”, ha raccontato il serbo. “Volevo arricchire la vita delle persone proprio come ha fatto con la mia”.
Che fosse in campo o nel mondo degli affari, Federer è sempre stato un fuoriclasse. Il suo senso degli affari e la capacità di reinventarsi gli hanno permesso di trasformare il suo talento in una vera e propria fortuna economica, che continua a crescere anche dopo il ritiro. Non è solo il più elegante a impugnare una racchetta, ma anche il più intelligente a costruire il suo futuro. E se nel tennis ha ispirato generazioni di giocatori, negli affari è destinato a essere un esempio altrettanto duraturo.