Fuori dall’ottagono dal 10 luglio 2021, letteralmente fuori combattimento dopo l’infortunio alla tibia sinistra nell’ultima sfida contro Dustin Poirier, Conor McGregor punta al ritorno nel 2023 ma lo fa con un fisico trasformato, che egli stesso mostra negli innumerevoli scatti social nei quali si fa ritrarre. Uno, in particolare, poche settimane fa ha evidenziato la sua trasformazione fisica, tre immagini affiancate e corredate da altrettanti numeri: 145, 150 e 170, con riferimento alle libbre relative al 2015, al 2021 e al 2022. L’ultima cifra, affiancata da un punto interrogativo, quella attuale, lascia ipotizzare il rientro nell’ottagono tra i welter.
Quando? Non subito, non presto, perché per tutto il 2022 The Notorious è rimasto fuori dal pool di atleti sottoposti a regolari controlli dell’USADA (l’agenzia antidoping statunitense) e per tornare a combattere la UFC obbliga gli atleti a farne parte. Ciò significa che McGregor dovrà prima rientrare nel pool, poi superare i controlli e solo allora lo si potrà a tutti gli effetti sull’ottagono, nella sua nuova e fisicamente più esplosiva versione. E i test, come ha annunciato lo stesso lottatore, riprenderà a farli da febbraio.
L’irlandese, del resto, oggi ha un fisico piuttosto diverso da quello che tutti ricordavano e ciò, unito all’uscita dal programma USADA, ha alimentato le speculazioni e i sospetti, nemmeno tanto velati, sul presunto utilizzo di sostanze dopanti da parte di McGregor. L’USADA ha confermato come l’atleta sia fuori dal pool di coloro che vengono controllati, spiegando anche che l’esenzione dai test in alcuni casi, come quello dell’irlandese, è possibile, a patto poi di rientrare nel novero degli atleti testati e “puliti” prima di tornare a combattere. Teoricamente McGregor potrebbe tornare solo dopo sei mesi di controlli, anche a sorpresa, e ciò di fatto gli impedirebbe di tornare sull’ottagono prima di agosto, perché l’USADA ha comunicato di non essere disposta a concedergli alcuna eccezione al protocollo.
Tutto fa brodo, perché in questo modo, anche lontano dall’agone, McGregor continua a far parlare di sé e a guadagnare. Forbes lo aveva inserito al primo posto tra gli sportivi più pagati del mondo nel 2021 (la classifica si riferiva ai guadagni del 2020), mentre nell’ultimo ranking (2022 su guadagni 2021) The Notorius compare al trentacinquesimo posto, ma l’irlandese ha voluto prendersi un primato anche in questo caso, quello dei guadagni per ogni secondo di gara. McGregor, in un anno e mezzo, ha combattuto appena una volta, e per cinque minuti; ciò significa che la borsa ottenuta per la sfida con Poirier gli ha fruttato oltre 8 milioni di dollari al minuto. Canelo Alvarez e Cristiano Ronaldo, gli altri atleti sul podio, non reggono il confronto.