I tifosi della Ferrari non si erano ancora ripresi dal suo famoso “La Mercedes è più forte e fortunata ma noi abbiamo fatto il giro più veloce…” pronunciato dopo Baku 2019 (come se fare il giro veloce con gomme nuove in Formula 1 fosse un vanto) che il Presidente di Ferrari ha pensato di pronunciare un’altra massima, anche questa destinata a restare negli annali.
Elkann, intervistato dopo la Partita del Cuore 2021 giocata lo scorso 25 maggio all’Allianz Stadium di Torino, ha commentato il goal del suo pupillo Leclerc, impegnato con Sainz nella partita a scopo benefico con un discutibile: “Il gol di questa sera è una bella rivincita per quanto avvenuto domenica a Montecarlo”.
Ma veramente?
Neanche a dirlo il web si è scatenato, tra indignazione e ilarità. I più critici hanno fatto notare quanto il commento sia suonato irrispettoso nei confronti dei tifosi, della squadra e dello stesso pilota, costretto a non prendere parte al Gran Premio di casa - dopo la pole position del sabato - a causa di un problema alla sua monoposto.
I più ironici invece hanno provato a immaginare la reazione di Leclerc che poche ore prima aveva pubblicato un commento sul suo profilo Instagram in cui spiegava i sentimenti contrastanti e la forte delusione provata, chiudendo con un mesto: "Monaco ti amo, e spero che un giorno tu ricambierai i miei sentimenti".
Insomma per un campione di Formula 1 costretto al ritiro, forse nell'unica occasione disponibile per la Ferrari quest'anno di giocarsi la vittoria, un goal alla Partita del Cuore italiana non ha proprio il sapore della rivincita.
Soprattutto se a dirlo non è lui, ma il Presidente della Ferrari. Che dovrebbe arrabbiarsi come faceva Montezemolo, dire che non ci sono giustificazioni ma che serve andare avanti. Magari aggiungere che Leclerc è un ragazzo deciso, in pista come in campo, e che l'occasione benefica è per lui un giusto svago dopo giorni di grande tensione.
Qualsiasi cosa tranne questa. Perché poi i social non perdonano e si finisce sommersi da tutto: critiche, ironia, delusione che si mischia alla delusione. Le parole giuste non cambierebbero i risultati, sia chiaro, ma quelle sbagliate certo non aiutano.