“E’ un fallimento, la stagione sta andando male e mi darei un quattro e mezzo, massimo cinque” – Alex Marquez non si nasconde dietro i problemi della RC213V e sceglie di parlare senza troppi giri di parole del suo mondiale, delle continue cadute, delle cose che non hanno mai girato per il verso giusto. Una situazione, quella dell’ex campione del mondo di Moto2, che sembra destinata a trascinarsi fino a Valencia, quando la sua strada e quella di Honda si divideranno definitivamente. Il più piccolo dei fratelli di Cervera, infatti, salirà in sella alla Ducati Desmosedici del Team Gresini, così come da annuncio formalizzato a Assen nella scorsa settimana.
“Quest’anno ho fatto delle gare che mi hanno mandato via di testa, ma tutta la Honda sta soffrendo e non è facile – ha raccontato Alex - È stata realizzata una nuova moto, Honda ha scommesso pesantemente. In preseason sembrava filare tutti abbastanza bene, ma in Qatar ho iniziato ad avere problemi. Poi sono iniziati i problemi più seri. Quando hanno portato nuovi pezzi e idee, non hanno funzionato. Non ci siamo evoluti. Ma mi piace anche criticare me stesso: in alcuni casi soffro più di quanto dovrei soffrire e prima di parlare della moto devo parlare dei miei punti deboli e capirli”.
Onestà intellettuale, quindi, ma anche qualche sassolino da togliersi dalle scarpe. Anzi, quasi macigni per come la Honda lo ha, di fatto, messo alla porta. Con Alex Marquez che, però, parla di una sua scelta. Tanto che qualcuno ha provato pure a dire che questo potrebbe essere un primo passo per sganciarsi un po’ dal fratello Marc. O, meglio, non dal fratello con cui ha un rapporto meraviglioso, ma da un cognome che inevitabilmente è pesante. “Se tutto fosse andato bene e tutto fosse perfetto, sarebbe un'altra storia... ma essere il fratello di Marc in questa situazione fa più male che bene, questa è la conclusione. Tra noi c’è un rapporto ottimo anche se adesso lui è un pilota Honda e io un pilota Ducati. Tornerà? Non vede l’ora di farlo. La cicatrice è bestiale, ne ha un'altra anche dietro. È ottimista, positivo e questa è la cosa più importante. I medici lo stanno tenendo buono, mentalmente è animato".
Detto di Marc e detto della Honda, per Alex adesso c’è solo una stagione da provare a salvare prima dell’avventura da avviare con la Ducati. “Quando la proverò a novembre potrò farmi un'idea dei suoi punti di forza e di debolezza. È stata la moto più completa e avanzata per tre anni. Hanno lavorato molto ed è un'opportunità. È un test, ma la squadra mi ha convinto molto. Penso che abbiano molta esperienza, storia... ed è qualcosa che mi ha aiutato a fare questo passo. Ora quello che voglio è finire l'anno con un buon livello e dare sempre il massimo. Da lì penseremo al futuro".