Saranno l’ex pilota di Formula 1 Nyck De Vries e lo svizzero Edoardo Mortara a portare i colori di Mahindra Racing nell’undicesima stagione di Formula E, iniziata letteralmente con il botto. Con l’Autodromo Hermanos Rodriguez in Messico pronto ad accogliere la prima gara della stagione proprio il prossimo weekend, il team indiano ha fatto parecchio parlare di sé dopo aver presentato una delle loro iniziative di punta per il 2024, ovvero Ava, l’influencer creata con l’intelligenza artificiale per seguire il team e la categoria in ogni sua avventura. Con la collaborazione di Midjourney e Leonardo AI, due delle tecnologie più avanzate nel campo dell’intelligenza artificiale, il team ha creato una giovane ragazza pronta a portare i canali social di Mahindra all’interno delle attività più accattivanti svolte nel weekend di gara, con l’intento di dimostrare quanto questo nuovo mondo, di recente diventato virale e alla portata di tutti, possa andare lontano senza stravolgere niente. Un’idea che sembrava perfetta agli occhi del team indiano, ma che una volta approdata sui social è stata immediatamente distrutta: @avabeyondreality, descritta come la regina della tecnologia e del motorsport sostenibile, incarna molto di più i valori sbagliati piuttosto che quelli giusti in un momento in cui gli argomenti donne e motori e intelligenza artificiale sono il centro della maggior parte dei dibattiti, sia nel motorsport direttamente che in generale nel mondo.
Il tentativo di innovazione di Mahindra è arrivato un po’ come uno schiaffo in faccia a tutte quelle donne che sognano un lavoro nel motorsport: sotto al post almeno la metà dei commenti si chiedeva da dove nascesse il bisogno di inventarsi un avatar per rappresentare le ragazze quando fuori dal paddock ce ne sono a bizzeffe competenti e pronte per ricoprire tale ruolo, competenti e appassionate. Tanti altri si chiedevano invece perché Mahindra abbia scelto di generare una donna e non un uomo, andando a scavare ancora più a fondo sulle questioni di genere e di maschilismo. Mentre per quanto riguarda l’intelligenza artificiale non sono stati in pochi a criticarne l’uso, “a dir poco improprio e che vanifica tutte le cose buone che potrebbe fare questa tecnologia”. Insomma, il tentativo di innovazione si è rapidamente trasformato in uno scandalo amarissimo da gestire ancor prima dell’inizio della stagione e che ha portato alla rimozione del post da parte del team dei social di Mahindra.
“Per Mahindra Racing l’inclusione e la diversità sono valori importantissimi e che cerchiamo sempre di portare avanti a testa alta. Il nostro progetto AI è nato con ciò alla base. I vostri commenti però sono stati tutti ascoltati e quindi abbiamo deciso di eliminare questo progetto” dice Frederic Bertrand, il team manager, che si scusa così per l’accaduto. Anche questo però è passato come un post forzato, che evidenzia ancora di più quanto l’influencer creata con l’intelligenza artificiale non fosse proprio un’innovazione ma un “progettino da quattro soldi”, come si legge in tanti commenti su Instagram, e che il concetto sbagliato sia un altro, quello che sta alla base dell’approvazione di un progetto del genere. Sicuramente il passo indietro è stato apprezzato, ma è chiaro che ci siano ancora tante cose da fare per le donne nel mondo del motorsport, in modo da non trovarsi più a dover leggere di situazioni come queste.