Due scivolate innocue, entrambe da chiusura dell’avantreno, entrambe nel primo settore di Valencia che gira tutto a sinistra. Sinistrorse, antiorarie, sono le piste in cui Marc Marquez – tradizionalmente – va forte. Il Ricardo Tormo di Cheste – ultima tappa del Motomondiale 2022 – non tradisce le aspettative. Il fenomeno di Cervera è rapido sia al venerdì (quarto tempo ad un decimo da Luca Marini) che al sabato mattina, confermando una convincente top 5 nella tabella dei tempi e l’accesso diretto alla Q2. Veloce anche sul passo gara Marc; con gomme usate gira costantemente sul piede del “trentuno e mezzo”, roba che dalle parti della Costa dell’Azahar non si butta via. L’azione di Marquez tra i cordoli spagnoli, oltretutto, somiglia sempre più al one man show al quale eravamo abituati qualche anno fa: il Cabroncito rischia, cade nelle prove per trovare il limite, si rialza come un gatto, inforca nuovamente la sua Honda e torna a girare tra i primi come se nulla fosse.
“Il feeling con la moto non è male e ho deciso di prendere rischi questo weekend per fare una bella gara. Il problema è che rischi di cadere quando vai più veloce di quello la moto concede in questo momento, infatti sono scivolato due volte. Se tu vai due o tre decimi più piano non cadi, ma non vincerai mai. Quando provo a fare quell’ultimo passo per stare al passo delle Ducati e di Quartararo faccio fatica, ma questo weekend ho deciso di prendere questi rischi e probabilmente mi vedrete cadere ancora” – racconta Marc, trasparente e quasi senza voce (“Sono raffreddato”), ai microfoni di Sky. “Dobbiamo lavorare tantissimo sull’anteriore della moto perché in ingresso curva perdiamo rispetto ai concorrenti, la nostra Honda resta molto difficile da comprendere sul davanti. L’importante, in ogni caso, è che fisicamente mi sento sempre meglio, la spalla lavora molto meglio rispetto a quando ero rientrato ad Aragon”. Sembra che l’otto volte campione del mondo sia intenzionato ad affrontare la domenica di Valencia con il piglio di chi, tra sé e sé, sussurra: “O vinco o non arrivo al traguardo”. Marc vuole chiudere una stagione tribolata nel migliore dei modi, gettarsi nella pausa invernale con le dolci sensazioni che solo una vittoria può regalare. A costo di andare ben oltre i limiti che, al momento, la sua RC213V gli impone. La Honda nel 2023 accoglierà Joan Mir ed Alex Rins, due piloti di primo livello che potranno portare al colosso di Asaka importanti consigli per lo sviluppo della moto. Proprio con Rins, in occasione delle prove di partenza delle FP2, Marquez si è reso protagonista di un divertente siparietto. Alex con l’anteriore della sua Suzuki ha leggermente urtato contro la gomma posteriore della Honda di Marc, che voltandosi ha mimato un “ti tengo d’occhio” al futuro compagno di marca. “Alex era già pronto per salire sulla Honda l'anno prossimo. Sarà molto interessante vedere come andrà. Ma è stato divertente, mi piacciono questi giochetti”.