Marc Marquez, tornato in sella nei test di Misano dopo tre mesi di inattività a causa della quarta operazione al braccio destro, ha inanellato un centinaio di giri in due giorni. Il fenomeno di Cervera ha siglato il tredicesimo tempo nella classifica combinata – primo tra i piloti Honda – a 588 i millesimi di distacco dal leader Quartararo. Marc nel martedì misanese si è concentrato quasi esclusivamente sulle sue condizioni fisiche e sulle reazioni del tartassato braccio destro, che sembra aver dato risposte più che incoraggianti.
Il pilota spagnolo, nei giorni scorsi, aveva commentato la sua posizione di guida innaturale nel periodo tra la terza e la quarta operazione (2021 e prima parte del 2022), in cui si evidenziava una postura anomala del braccio specialmente nelle curve a sinistra, dove il gomito era spesso rialzato rispetto al pre infortunio. L’ultimo intervento effettuato a giugno, con l’omero di Marc che è stato ruotato di 34 gradi, ha riportato il braccio in una situazione più ortodossa; è stato lo stesso Marquez ad ammetterlo dopo la prima giornata di test. Conferme importanti grazie alle quali Marc, piacevolmente sorpreso, è riuscito a scendere in pista anche mercoledì, dedicandosi al lavoro di sviluppo della moto che Honda gli aveva disperatamente richiesto. La Casa giapponese in ottica 2023 ha portato importanti novità da testare sul tracciato romagnolo. Il pilota di Cervera ha colto alcuni aspetti negativi e altri positivi in merito, sintetizzati nella più classica delle frasi professionali: “C’è ancora tanto da lavorare”.
Insomma Marquez era più contento dei suoi progressi fisici che non degli sviluppi introdotti da Honda, a tal punto da tenere aperta l’ipotesi di una sua partecipazione al weekend di gara di Aragon, tra dieci giorni. Per una risposta definitiva Marc – dopo un test probante – dovrà ascoltare le reazioni del suo corpo nelle prossime ore. In questo momento l’unico ostacolo tra Marquez e il rientro in sella a tempo pieno è una questione di forza muscolare e di resistenza allo sforzo. E se l’otto volte campione del mondo conta di recuperare la forma – tra allenamenti e MotoGP – per essere al 100% a partire da gennaio 2023, Alberto Puig sembra meno convinto: “Logicamente la sua posizione sulla moto è cambiata, ha dei dolori a livello muscolare perché non guida la moto da molto tempo, ed è normale. Gli fa tutto male, compresa l’intera parte del pettorale e anche la spalla; ha ancora fastidio”, ha ammesso il team manager di HRC. “Non ha la forza che dovrebbe avere per una MotoGP, perché è fuori da molto tempo, ma tutto sommato siamo contenti del braccio e di come si sente sulla moto”.