Immaginate una giornata in pista, magari attesa per settimane. Il furgone per caricare la moto, la tuta ingrassata per bene, gli stivali ripassati e poi, una volta tra i cordoli, magari accorgersi che si pensava di avere più ruggine addosso. Bearsi del ginocchio che tocca ancora terra e cominciare a pensare che tutto sommato non si è proprio dei fermoni. Poi, da un box dello stesso circuito su cui stai girando, si apre una saracinesca e sull’asfalto ti ritrovi un tipo piccoletto con una Honda CBR600 che va come un missile. Roba da andare fuori di testa. E infatti i circa trenta amatori che l’altro giorno stavano girando al circuito di Alcarras fuori di testa ci sono andati davvero, perché con un paio di giri Marc Marquez se li è letteralmente mangiati tutti.
A raccontarlo è stato il giornalista spagnolo Ricad Jovè, che è andato a farsi raccontare direttamente da chi era in pista come è andata la giornata di Marquez ad Alcarras, quella che ha aperto la strada al viaggio verso Austin per prendere parte al GP delle Americhe. “E’ andato veramente forte per una seicento di cilindrata – ha spiegato – ha fatto diversi giri e se si pensa che probabilmente non avrà neanche forzato più di tanto si ha la misura di quanta e quale differenza può esserci tra un amatore, magari anche bravino, e un fenomeno della MotoGP. I circa trenta piloti amatoriali che erano in pista con lui sono usciti di testa”.
Quando Jovè ha raccontato tutto questo, Honda e Marquez non avevano ancora ufficializzato l’intenzione di provarci a Austin e il giornalista spagnolo ha aggiunto: “In HRC hanno attivato tutti i piani. Ci sono due comunicazioni pronte su Marc Márquez: una per dire che va ad Austin e una per dire che non va. Ci saranno novità a breve". Novità che, puntualmente, sono arrivate questa mattina: Marc Marquez è partito per Austin e venerdì, se la commissione medica della MotoGP lo dichiarerà fit, sarà regolarmente in sella alla sua RC213V.