In questi ultimi due anni di Marc Marquez si è scritto di tutto: smette, è finito, torna e vince, torna e domina, torna e fa diciottesimo. Non tutta la colpa è della stampa però: Marc vive una situazione atipica ed HRC, dal canto suo, non aiuta a certo capire. Mentre ci avviciniamo ai test di Sepang però - Marquez dovrebbe essere già su di un aereo per la Malesia - cominciano ad affiorare le prime certezze in attesa del cronometro. La prima, insindacabile, è che Marc Marquez ci sarà. La seconda, lo ha spiegato lui commentando con Eurosport il 21° Grande Slam di Rafa Nadal, è che ha risolto la diplopia: “Il problema all'occhio è dimenticato, ho recuperato meglio del previsto - ha spiegato l’8 volte iridato - Devo fare una pianificazione molto precisa sul lavoro da svolgere sul braccio, che è la cosa più limitante per me”.
Altro, ennesimo dubbio - come ha raccontato Mattia Pasini a MOW - è che lo spagnolo abbia perso un po’ di quella follia che gli permetteva di rischiare, cadere e soprattutto vincere più degli altri. Considerando gli allenamenti di queste ultime settimane però (dal motocross in poi) è difficile pensare che Marquez sia particolarmente cambiato.
Di incognite a questo punto ne restano due, il braccio e la moto. Di quest’ultima è presto per parlare, il collaudatore Stefan Bradl è sceso in pista oggi (con un giorno di ritardo a causa della dogana) e Honda ha messo in atto una rivoluzione che non si vedeva da 15 anni, motivo per cui servirà del tempo per trovare una messa a punto di base.
Del braccio, invece, possiamo solo immaginare che difficilmente sarà peggiorato in maniera significativa dall’ultima gara disputata dal fuoriclasse di Cervera: era la 'Misano 2' dello scorso 24 ottobre, giorno in cui Pecco Bagnaia finì nella ghiaia inseguendo il mondiale e Marc salì sul gradino più alto del podio dopo essere partito dalla settima casella in griglia. Quella non è stata solo la sua ultima vittoria dell’anno, è stata anche la sua ultima gara.
Se Marc dovesse riprendere da lì, come è probabile che faccia, è facile immaginarlo a lottare per la prima fila, capace di giocarsi la vittoria almeno quanto Bagnaia e Quartararo. È vero che loro continuano a crescere, ma è anche vero che lui è sempre più in forma: il punto d’incontro, tra chi va e chi torna, potrebbe mettere tutti sullo stesso piano. Resta il fatto che Marc Marquez è davvero tornato e che lo ha fatto soltanto per vincere.