Marc Marquez ha offerto ad Honda la restituzione dell’ingaggio 2020, nella consapevolezza di non essere potuto tornare utile alla causa dell’azienda - visto che ha corso solo pochi giri del primo gran premio - e del periodo di crisi a cui la pandemia da Covid19 sta costringendo anche colossi come quello giapponese. A svelare l’indiscrezione sono stati gli spagnoli di As.com, che hanno riferito anche che Honda, pur avendo molto apprezzato la mossa di Marc Marquez, non ha accettato la restituzione. D’altra parte il campione di Cervera – questioni assicurative e mega (eventuali) rimborsi – si è fatto male proprio mentre cercava di riportare la sua RC213V in testa al Gran Premio di Jerez, nella prima tappa del mondiale 2020. Il resto è storia nota, trita e ritrita. Il primo intervento chirurgico, il recupero lampo, il nuovo infortunio e la nuova operazione con l’intermezzo della storia della finestra, fino al braccio che non recuperava la piena funzionalità e il terzo passaggio sotto i ferri, questa volta di un nuovo staff medico. E, ora, alla situazione che sembra aver iniziato a girare per il verso giusto, con la possibilità di rivedere Marc Marquez in pista già al quarto GP della stagione, proprio a Jerez.
Tutto finito? Neanche per sogno. Perché quando c’è di mezzo Marc Marquez si scatena sempre la guerra delle opinioni. E così anche un gesto, come quello della mossa di restituire lo stipendio, che è oggettivamente apprezzabile, è divenuto sorgente di un dibattito infuocato. La nostra posizione la diciamo subito: Marc Marquez ha compiuto un ottimo gesto e Honda l’ha compiuto altrettanto ottimo nel rifiutare. Adesso, però, visto che quei quasi 20milioni di Euro sembra non volerli nessuno, si accordassero per farci del bene. Il mondo è pieno di soggetti a cui cambierebbero la vita.
Intanto, però, sui social e in rete impazza la guerra di opinioni, che si può riassumere su quattro fronti contrapposti. Eccoli:
Quelli che… è stato un bel gesto!
Su questo fronte, come già detto, ci schieriamo anche noi.Marc Marquez non ha certo bisogno di denaro, ha vinto tutto quello che si poteva vincere ed è uno dei personaggi più pagati dello sport. E’ vero che si è fatto male lavorando e servendo la causa di Honda, ma è altrettanto vero che il 2020 è stato un anno che, al di là delle sfortune sportive, ha rappresentato un dramma per tutto il mondo. Per via dei noti problemi legati all’emergenza sanitaria che si sono inevitabilmente ripercossi anche sull’economia. Honda è un colosso, non sono 17 milioni di Euro a cambiargli la vita, ma la mossa di Marquez è simbolicamente significativa. Così come è significativo il rifiuto di Honda. Anche perché dimostra che tra il pilota di Cervera e i vertici dell’Ala Dorata non c’è nessun clima di tensione, come ultimamente si era lasciato intendere da più parti.
Quelli che… Marc Marquez sbaglia a prescindere!
“L’ha fatto solo per mostrarsi migliore di quello che è nella realtà”. E’ questa l’estrema sintesi che accomuna molti di quelli secondo cui il gesto di Marc Marquez riportato da As.com è figlio, in realtà, della volontà del pilota di passare da vittima col cuore grande. Dietro la mossa dell’otto volte campione del mondo, secondo i suoi detrattori, ci sarebbe la malizia: voler mettere in cattiva luce proprio Honda che non solo lo ha fatto scendere in pista a pochi giorni da un intervento chirurgico, ma avrebbe dubitato anche di lui in merito al secondo infortunio. Quello che, secondo alcune fonti spagnole, Marquez si sarebbe procurato facendo un allenamento (in bicicletta?) che la stessa HRC gli aveva invece proibito. E raccontando, poi, una bugia: essersi rotto la placca che fissava l’osso operato mentre apriva una finestra di casa. Siamo al delirio, ma se anche fosse, quale sarebbe il peccato di cui si è macchiato provando a restituire la cifra incassata?
Quelli che… è tutta questione di immagine!
E’ l’approccio economico (o denarofobico) alla questione. Di questo fronte fanno parte quelli secondo cui Marc Marquez e Honda, dopo quasi un anno di stop e dopo una stagione in cui l’Ala Dorata non ha messo nel sacco neanche una vittoria, avevano bisogno di riaccendere i riflettori su di loro. Per spostarli da altri team e altri piloti che, inevitabilmente, hanno rubato un po’ la scena. Marketing, insomma, con Marc Marquez che passerebbe per quello bravo e coscienzioso e Honda per l’azienda che onora gli impegni a prescindere, anche davanti a tanta generosità del loro pilota. Ma trovate del genere non stanno in nessun manuale del marketing, che pure è una scienza piuttosto nota, e anche su questa posizione ci sarebbe molto da ridire. Perché, senza troppi giri, se fosse stato così, sarebbe bastato fare un comunicato stampa congiunto in cui si annunciava la decisione di devolvere in iniziative benefiche l’ingaggio. Senza il balletto “Marquez offre, Honda rifiuta”.
Quelli che… gomblottoooo!
Qua ci si potrebbe scrivere un libro, perché davvero si sta leggendo di tutto. Da quelli che sostengono che Marc Marquez ha voluto mandare a Valentino Rossi un messaggio (“Io non vinco un anno e restituisco ciò che non mi sono guadagnato, tu non vinci da un decennio e ancora incassi”) a quelli secondo cui Marc Marquez ha voluto provare a mettere una pietra sopra ad una sua malefatta. Secondo questi, infatti, l’indagine interna avviata da Honda (ma già smentita da Ezpeleta) sul suo secondo infortunio sarebbe giunta ad una conclusione e con questa mossa il pilota di Cervera ha cercato di chiudere la faccenda per “farsi perdonare in anticipo, prima di essere definitivamente scoperto”. Una evoluzione di quelli secondo cui Marquez, consapevole di essere stato lui a sbagliare allenandosi come non avrebbe dovuto, ha provato a farsi perdonare. E quelli che “vuole restituire l’ingaggio per non pagare le tasse” dove li mettiamo? Sì, ci sono anche loro. E, ancora, “restituisce i soldi per prendere di più di assicurazione”.