Alvaro Bautista è il pilota più in forma della griglia del WorldSBK. Lo dicono i numeri. Da quando è approdato nel paddock delle derivate di serie nel 2019 ha vinto due campionati con 59 vittorie e quasi 90 podi. Numeri da capogiro per un pilota che forse in passato non ha ottenuto, in MotoGP, quello che avrebbe meritato. Sicuramente sarà l’uomo da battere nel 2024, anche se potrebbe essere più difficile degli scorsi anni. I test di Jerez e Portimao ci hanno mostrato un Nicolò Bulega, fresco del mondiale vinto in Supersport 600cc, in gran forma e carico per mettere in difficoltà i colossi davanti. Poi ci saranno Jonathan Rea e Toprak Razgatioglu, alle prese con le nuove avventure in Yamaha e BMW. Una sfida difficile, che ci permetterà di divertirci senz’altro nel mondiale che inizierà il prossimo 23-25 febbraio a Phillip Island, in Australia.
Per Ducati non ci sarà solo la sfida Superbike, ma ovviamente anche quella in MotoGP. L’arrivo di Marc Marquez, seppur in un team clienti come Gresini al fianco del fratello Alex, e la scadenza del contratto di tutti gli otto piloti che avranno la Desmosedici, sono paragonabili a una bomba pronta a implodere tra le mura di Borgo Panigale. Alvaro, che la situazione la vive da vicino essendo pilota ufficiale di Ducati in Superbike e avendo masticato l’ambiente MotoGP per tre quarti della sua carriera di pilota, ha espresso così la sua idea sull’argomento a DAZN Spagna: "Sarà interessante perché ci sarà molta concorrenza. Credo che arriverà un momento nella stagione in cui la tensione sarà palpabile, poiché nel 2024 quasi tutti i piloti termineranno i loro contratti. Sicuramente ci saranno sentimenti di gelosia in Ducati, perché già in passato è successo. Entro metà stagione, tutti inizieranno a lottare con determinazione e ci saranno duelli incredibili per cercare di mettersi in mostra".
Di tutta questa situazione, però, Ducati deve essere orgogliosa. “Devono esserne fieri - ha continuato Bautista - Ciò consentirà loro di alzare ulteriormente l'asticella, se possibile. L'anno scorso sono stati imbattibili e hanno vinto tutto. E quest'anno, con un pilota come Marc... Sarà bello, ma allo stesso tempo complicatissimo da gestire. Perché non è un pilota ufficiale. Sinceramente spero di averlo vestito di rosso con me durante la presentazione della Ducati nel 2025. Perché ciò significherebbe che farà parte del team ufficiale e che in Ducati continuerò a esserci anch'io nel WorldSBK”.
Poi Bautista parla di quella che secondo lui sarà la stagione 2024 dell’otto volte campione del mondo: “Penso che quando metti insieme un pilota molto bravo come Marc con la migliore moto, beh, penso che sia facile. Uno più uno fa due! Andrà veloce, vincerà e, anche se non so se vincerà il mondiale nel 2024, sicuramente vincerà delle gare e se lo giocherà”.
Anche secondo il due volte campione del mondo della SBK, Marc deve solo lavorare, stare tranquillo e correre come sa fare. "Entro l'anno prossimo c'è molto lavoro da fare. Penso che per Marquez, ora, l'aspetto più importante sia che riprenda a divertirsi su una moto, che torni ad apprezzare la sensazione di andare forte. Deve sentirsi in grado di sfruttare al massimo il suo potenziale, permettendo alla moto di aiutarlo, e credo che con questa moto Marc sia assolutamente in grado di farlo. La mentalità di Ducati è quella di vincere. Se possono vincere con il pilota di fabbrica, tanto meglio. Ma se chi vince guida una Ducati, va bene lo stesso. Anche se non veste di rosso. A Ducati interessa che vincano le sue moto. E chiunque sia il pilota, saranno soddisfatti comunque".