Tra appassionati e addetti ai lavori c’è quasi una mezza certezza che aleggia: la prima vittoria di Marc Marquez con Ducati è vicinissima e potrebbe arrivare proprio a Aragon, nel prossimo GP che andrà in scena nell’ultimo fine settimana di agosto. Intanto, però, c’è un primato che Marc Marquez ha già messo in tasca in questo 2024: nessuno è caduto quanto lui in questa prima metà della stagione. La pagina social “tutti in pista”, infatti, ha tenuto la conta dei crash, pilota per pilota, in ogni singola sessione di moto in pista. Davanti a tutti, come già detto, c’è Marc Marquez, con i meccanici del Team Gresini costretti a cambiare le carene per ben sedici volte (l’ultimo crash proprio nella Sprint del GP d’Austria dello scorso fine settimana).
Anche in questa speciale classifica, quindi, c’è una Ducati davanti a tutti, mentre sugli altri due gradini del “podio” ci sono Pedro Acosta con 13 e Brad Binder. Per il primo dei due piloti KTM c’è l’attenuante dell’inesperienza e del primo impatto con la potenza dei prototipi della MotoGP, mentre per Binder – che comunque è da sempre un pilota che gioca sul limite – potrebbe esserci il segnale della crisi del marchio austriaco, che ormai ha perso anche la sfida con Aprilia per il ruolo di “anti Ducati”. E il primo degli italiani? E’ Marco Bezzecchi, con 10 crash e un feeling ancora mai pienamente trovato con la Ducati Desmosedici 2023, mentre a fare la differenza tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin potrebbero essere proprio le cadute, visto che lo spagnolo si è steso sette volte, mentre il campione del mondo in carica cinque. A fare compagnia al campione del mondo c’è il suo compagno di squadra, Enea Bastianini, ma i due italiani della Ducati non sono quelli che chiudono la classifica.
Paradossalmente, infatti, il pilota che è caduto di meno in questo 2024 è stato – almeno fino a ora – Luca Marini, che non ha mai nascosto di lavorare per sviluppare la moto più che per cercare un limite che almeno al momento non risulterebbe comunque utile a fare punti importanti. Cade poco, cerca di mettere più km possibili sotto le ruote e nel frattempo si accontenta di riportare la moto sana nel box e poter fornire il massimo dei dati possibile agli ingegneri giapponesi. L’esatto opposto, praticamente, di quello che invece sta facendo il suo compagno di squadra Joan Mir. Se è vero, infatti, che Marc Marquez è il pilota che è caduto di più, il pilota che ha buttato via più punti è stato proprio l’ex campione del mondo del 2020. Quasi sempre, infatti, Marc Marquez è caduto in prova, mentre a Mir è capitato molto più spesso nelle Sprint o nelle gare lunghe.
L’ex Suzuki e oggi pilota Honda guida, infatti, la classifica dei crash in gara, visto che si è steso complessivamente per otto volte tra Sprint e GP in questa prima metà di stagione. Un dato che dimostra ancora una volta quanta fatica sta facendo con una RC213V che non vuole saperne di andare forte e con la quale è impossibile trovare un limite performante senza rischiare troppo come faceva in passato Marc Marquez. A proposito proprio di Marc Marquez, il 93 è caduto in gara solo quattro volte. Una in meno di Pecco Bagnaia, che per quattro volte non ha visto la bandiera a scacchi della Sprint e una quella di un GP lungo (a Portimao).