C’era anche Marc Marquez alla festa per il centenario della RFME, la federazione motociclistica spagnola: “È quella con più titoli e questo dice tutto”, ha riassunto l’8 volte campione del mondo agli spagnoli Marca. E forse ha ragione, altrimenti i piloti italiani non andrebbero a correre nel CEV per cercare futuro nel motomondiale. Girare in circuito costa meno, i campionati sono di alto livello e negli anni l’attenzione per questo sport ha prodotto una lunga serie di talenti, che nella MotoGP di oggi vengono pareggiati (se non superati) dall’Italia soprattutto grazie alla VR46 Academy di Valentino Rossi, che per altro collabora anche con la FMI. La festa, ad ogni modo, è stata l’occasione per sentire il punto di vista dello spagnolo sulla stagione che sta per cominciare, quella in cui Marquez scoprirà se la scommessa della quarta operazione lo ripagherà degli sforzi fatti: “Non sto più pensando a vincere, ma a lottare per stare davanti. Ho lavorato molto sul mio fisico durante l’inverno: ho cercato di coccolare il mio corpo, prendermene cura e migliorarlo. Manca ancora un mese e mezzo alla prima gara e ci voglio arrivare fisicamente al cento per cento, anche se devo dire che il test in Malesia mi ha dato molta tranquillità in questo senso: una cosa sono le sensazioni allenandomi con la CBR ad Alcañiz o il motocross, un’altra è guidare una MotoGP. Il mio fisico ha risposto bene”.
Quando parla di obiettivi, Marc non si nasconde più di tanto: “Logicamente non cambi tutto da un giorno all'altro, c’è un processo da seguire. C'è stato anche un cambiamento strutturale all'interno di HRC. Ci stiamo avvicinando a piccoli passi? Sì. Siamo lontani? Anche, ma siamo più vicini rispetto a quattro mesi fa. In termini di aspettative siamo il Repsol Honda Team, io sono Marc Marquez e l'obiettivo di ogni anno è lottare per il titolo. Poi durante le gare capiremo più realisticamente dove siamo, ma per ora dobbiamo cercare di lottare, prepararci al meglio pensando a chi è il più veloce ed essere lì vicino. Questo è l'obiettivo numero uno. Manca un test a Portimao e credo ci siano margini di miglioramento, poi le gare sono sempre diverse: sarà un format diverso dai weekend e questo vorrà dire che dovremo adattarci tutti, team e piloti”.
Infine, Marquez spende due parole sui pronostici che, almeno in parte, lo vedono favorito al mondiale: “Ovviamente in tanti mi mettono tra i favoriti, ma se analizzi gli ultimi due anni, il finale del 2022 e questo inizio in Malesia non lo sono più, anche se il mio obiettivo resta lo stesso ogni anno. Penso sia la stessa cosa, almeno credo, per tutti gli altri piloti sulla griglia di partenza: lottare per le prime posizioni. Poi vedremo se sarà possibile o meno".