Jorge Lorenzo l’ha detto a noi e ripetuto a Dorna: Marc Marquez andrà in Ducati accettando un’offerta fortemente al ribasso, non solo rispetto a quanto prende oggi da Honda ma in generale per un campione del mondo. Eppure, sempre secondo il maiorchino - che è stato sia in Ducati che in Honda - questa sarebbe l’unica possibilità per Marc Marquez di tornare a vincere. Al netto del fatto che di possibilità concrete ce ne sono almeno altre due (una si chiama ‘Honda competitiva’ e l’altra KTM) il grosso punto di domanda è un altro: Ducati vuole Marc Marquez? una risposta, a più riprese, l’hanno già data Paolo Ciabatti, Davide Tardozzi e Gigi Dall’Igna. Il primo, nello specifico, ha spiegato che il momento adatto è passato ormai da qualche anno, mentre Dall’Igna ha dichiarato che “difficilmente Marc accetterebbe di salire su di una moto satellite”, lasciando intendere che un posto nella squadra ufficiale per lui non c’è. Ma se la stampa tutta continua ad insistere non è (solo) per una morbosa ricerca della notizia, è perché se Marc Marquez si siede al tuo tavolo per guidare la tua moto tu lo ascolti. Punto.
Resta il fatto che finché Pecco Bagnaia continua ad essere il riferimento di questa MotoGP, oltretutto con un talento come Enea Bastianini dall'altro lato nel box, portarsi in casa lo spagnolo significherebbe mettere tutto in discussione. E, tra le altre cose, togliere rilevanza alle prestazioni della moto per accentrare la narrazione sul pilota, in sintesi una follia. A confermarlo per l’ennesima volta è stato anche Claudio Domenicali, a.d. di Ducati Motor Holding, che in un’intervista a Sky in vista del GP d’Italia ha spiegato che nel futuro di Borgo Panigale non c’è posto per Marc Marquez: "Queste cose sono belle perché fanno parlare, come nel bar sport, però io penso che non sia la cosa giusta per noi. Abbiamo un gruppo di piloti straordinari che abbiamo cresciuto noi. Bagnaia è un talento pazzesco, è sottostimato, fa ancora qualche sbaglio ma ci sta, se non avesse sbagliato avremmo già parlato di un campionato monotono. Ma non c’è solo Pecco, abbiamo anche Bastianini, Martin, tanti giovani che stiamo seguendo. Marquez è un talento straordinario, non deve dimostrare niente a nessuno, ma la Ducati trae la sua forza dal modo di lavorare con i suoi piloti, il nostro è uno spirito di famiglia, oggi stiamo benissimo così e continueremo così, i risultati ci stanno dando ragione". Le strade, a questo punto, sembrano essere soltanto due.