Nel giovedì di Misano tutti aspettano Marc Marquez al varco per chiedergli se i test ufficiali di lunedì rappresentino davvero l’ultima spiaggia per poter continuare a pensare ad un futuro con la Honda. Un futuro che – si mormora nel paddock – potrebbe interrompersi già alla fine di questa stagione se Marc, sull’asfalto del Marc Simoncelli World Circuit, non dovesse trovare le risposte giuste dalla primissima versione della RC213V 2024. Una sella succulenta, guardando al 93 e alla prossima stagione, sarebbe disponibile nel Team Gresini Racing, dove già corre Alex – fratello di Marc – e dove Fabio Di Giannantonio attende ancora una riconferma. Così tutta l’attenzione nei confronti dell’otto volte campione del mondo viene incanalata sui test di lunedì, quasi ignorando che Marc debba affrontare prima un weekend di gara.
“Il test di lunedì non è cruciale – chiarisce Marquez a colloquio coi giornalisti nell’hospitality Honda - per me la cosa più importante del test di lunedì è provare la moto 2024 e dare agli ingegneri le indicazioni migliori per il futuro. Ho un contratto l’anno prossimo con Honda. Qual è la mia decisione? Ho un contratto l’anno prossimo con Honda. Anche perché in Honda stanno lavorando tantissimo, quindi credo che la cosa migliore per il progetto sia andare avanti uniti”. Se da una parte Marc non smette di ripetere un mantra ormai registrato (“Ho un contratto per l’anno prossimo”) che lo tiene formalmente legato ad Asaka, dall’altra continua a tenere sulle spine la Casa giapponese: “È vero, come dico sempre, che per me non avrebbe senso correre per tanto tempo senza poter lottare almeno per la prime cinque, sei posizioni. Perché poi come pilota non mi divertirei. Alcuni magari si divertono anche nelle retrovie, ma tutti si divertono se combattono per le prime posizioni. Lo dicevo per Valentino? Sì, e continuo a ripeterlo. Per me è difficile mantenere la motivazione, ma quando sei in questi momenti devi tenere duro e continuare con la tua routine. Al momento non c’è nessuno con la Honda che sia molto più veloce di me, mi sento competitivo e voglio mantenere la mia motivazione in questa direzione. Ma è vero che per spero al più presto di tornare a lottare sempre per le prime otto posizioni al minimo. Vorrebbe dire essere al top”.
Uno sguardo, infine, viene gettato anche sugli aspetti tecnici del weekend di gara imminente, visto che Marc Marquez e la MotoGP scenderanno in pista già domattina. Il 93 si aspetta ben poco dalla Gara di Misano Adriatico, e svela interessanti retroscena del box Honda: “Quest’anno la nostra moto è imprevedibile, quello che so è che approccerò allo stesso di quanto fatto al Montmelò, in Austria, a Silverstone. Nessuna aspettativa, devo solo cercare di capire da domani qual è il potenziale. Sulla carta sembra che Misano possa essere meglio di Barcellona per noi. Il problema è che al Montmelò eravamo un secondo più lenti rispetto ai primi, e abbiamo finito la gara a più di venti secondi dal vincitore, vuol dire che il distacco è ampio. In Austria ho scelto il mio setup, al Montmelò ho scelto il setup del test team, qui vedremo dopo le seconde libere del venerdì insieme al mio team. I due setup richiedono stili di guida differenti. Non mi interessa il feeling, ma il laptime. Sceglierò la configurazione con cui saremo più veloci”.