L'atteso grande ritorno in Formula 1 di Daniel Ricciardo, arrivato a Budapest poco prima della pausa estiva di questa stagione 2023, si è interrotto dopo solo due gare con l'incidente in cui è rimasto coinvolto nel corso delle prove libere in Olanda, a Zandvoort, dove ha riportato la frattura di un metacarpo della mano sinistra.
Subito dopo l'incidente è stato chiaro che l'australiano avrebbe saltato almeno due gare, assente ovviamente a Zandvoort e anche a Monza, nel weekend subito successivo al Gran Premio d'Olanda: impossibile infatti pensare di recuperare in meno di una settimana con un'operazione necessaria per riposizionare l'osso e cercare di riprendere l'uso della mano nel minor tempo possibile.
Ora però, a due settimane dall'incidente, per l'australiano dell'AlphaTauri la fase di recupero sembra richiedere più tempo rispetto a quanto inizialmente preventivato nonostante l'intervento realizzato dal luminare dottor Mir sia perfettamente riuscito: "Normalmente ci vogliono sei settimane per guarire da questo infortunio - ha spiegato il consulente Red Bull Helmut Marko - Nel migliore dei casi, la prima gara in cui tornerà sarà Singapore, ma questo è uno dei circuiti più estremi dal punto di vista fisico. È improbabile che torni a Marina Bay e lo stesso vale per Suzuka".
Sarebbe quindi difficile, secondo Marko, vederlo a Singapore e in Giappone, e la prima gara "sicura" per il suo ritorno si sposterebbe dunque in Qatar a inizio ottobre. Non la situazione ideale per Daniel Ricciardo che in questa fase della sua carriera puntava all'occasione di Alpha Tauri per mettersi in mostra nel tentativo di strappare un sedile in Red Bull nel 2025 o addirittura, nel migliore dei casi, già nel 2024.