“Dopo 11 anni, 169 GP, 59 vittorie, 64 pole, 101 podi e sei titoli mondiali - Marc Marquez e il Team Repsol Honda si preparano a iniziare nuovi capitoli”. Comincia così il comunicato stampa congiunto con cui HRC e l’8 volte campione del mondo si preparano all’ultima gara assieme. Un addio così nel mondo delle corse non si era mai visto: Marc lascia il costruttore più importante al mondo, un contratto fuori scala e le certezze di un team ufficiale per puntare a quello che gli piace di più, arrivare davanti. Lo spagnolo, d’altronde, aveva parlato di questa sua attitudine in tempi non sospetti, per altro riferendosi ad un Valentino Rossi in fase calante: “Io non capisco che senso ci sia a fare tutto questo per arrivare quindicesimo, per me correre ha senso se riesco a stare davanti. Altrimenti preferisco restare a casa”. A ben vedere il discorso fatto alla Honda dev’essere stato più o meno questo quando, tra il GP di San Marino e quello del Giappone, Marc ha maturato la scelta di passare al Team Gresini a fianco del fratello Alex. Non che prima non abbia provato a far funzionare quella moto lì, la Honda, andando ben oltre quello che ci si aspetterebbe (anche) da un pilota di moto: le cinque cadute in Germania sono state l’apoteosi di questa sua ossessione per il risultato a ogni costo, ma non gli unici segnali.
Così Marc Marquez arriva a fine anno stanco, forse addirittura stremato da questa stagione passata a togliersi di dosso i pesi di una carriera. “Finalmente siamo arrivati alla fine dell’anno”, dice commentando l’ultimo weekend della stagione a Valencia, che aveva già citato in Qatar. “È stato un anno pieno di alti e bassi, emozioni e decisioni difficili. Arriviamo a Valencia con la voglia di finire la stagione nel miglior modo possibile, è una pista che mi piace e di cui ho dei bei ricordi. Chiaramente non sarà semplicemente la fine di una stagione, sarà estremamente emozionante dato che uno dei capitoli più importanti della mia carriera sportiva, e della mia vita, arriva a concludersi. Assieme al Team Repsol Honda abbiamo scritto una storia bellissima negli ultimi 11 anni, i momenti felici e quelli più difficili mi hanno aiutato a diventare l’uomo che sono oggi e durante questo weekend voglio celebrare quello che abbiamo fatto assieme e godermi il nostro tempo assieme fino all’ultimo. Facciamo contare ogni giro”.
Martedì lo vedremo finalmente sulla Ducati Desmosedici del Team Gresini, una delle GP23 arrivare a fine sviluppo quest'anno con il Team Pramac e gli ufficiali. A fine giornata sarà difficile avere una qualche dichiarazione da lui, che pur avendo avuto una deroga per guidare la moto ha ancora un contratto con la Honda fino a fine anno. I tempi parleranno per lui.