“21 punti non sono tanti, ma siamo assolutamente in vantaggio. Jorge deve rischiare veramente tanto a Valencia. È una pista che gli piace, ma io lì nel 2021 ho vinto e vado forte. Sarà fondamentale la sprint race”. Parla così Pecco Bagnaia, al microfono di Sky, dopo il GP del Qatar, che gli ha visto incrementare di altri sette punti (partiva con un vantaggio di 14, che dopo il sabato si era ridotto a 7) il divario tra lui e Jorge Martín. Per lo spagnolo è stata una domenica nera, probabilmente anche per lo sport del motore: vedere un campionato ucciso così, da una gomma fallata, fa male anche a chi tifa Bagnaia, niente di meno. Non che lui lo veda come un problema: “È molto difficile tirare conclusioni”, ha raccontato. “Qua avevamo una gomma abbastanza particolare, non la usiamo spesso ma ha funzionato veramente bene… nella sprint purtroppo no, mentre oggi in gara ho fatto quello che mai sarei aspettato di fare. Potevamo farci influenzare dalla situazione, cercare qualche modifica nel warm up e farci fregare, ma siamo stati bravi a non cambiare nulla perché sapevamo che la moto era a posto. La cosa fondamentale è stata partire veramente forte e sfruttare la partenza per restare davanti”.
Pecco ha fatto, ancora una volta, il suo inesorabile sul ritmo, mentre i punti gli danno ragione ogni volta che finisce il weekend. Doveva essere il contrario in Indonesia, poi in Australia e uguale in Thailandia, invece se Bagnaia vincerà il titolo a Valencia sarà perché è stato un uomo della domenica mentre Martín ha spesso fatto paura soltanto di sabato. Lo dimostra la classifica “sprintless”, senza le gare da metà punteggio, in cui Pecco avrebbe già vinto il titolo grazie a un vantaggio di 42 punti sul rivale.
In Spagna, tra qualche giorno, Bagnaia si trova davanti a un altro appuntamento con la storia perché nessuno, nell’era moderna, è riuscito a confermare il numero uno sulla carena. Gli unici piloti in grado di vincere due mondiali in fila sono stati Valentino Rossi e Marc Marquez, per quello che vale sempre con moto giapponesi e mai cambiando numero. Jorge Lorenzo e Casey Stoner per esempio, che con il numero 1 ci hanno corso, hanno sempre dovuto rinunciare. Ora a Bagnaia bastano quattro punti in più di Martín per portarsi a casa il titolo di sabato, mentre la domenica potrebbe accontentarsi di un piazzamento.