Marc Marquez potrebbe tornare in Honda a fine 2024 grazie a una clausola contrattuale stipulata nel momento dell’addio alla casa giapponese. Questo sempre a patto che si verifichino un paio di condizioni, tutte piuttosto improbabili. Per spiegare meglio questa storia, però, occorre fare un passo indietro: se fai il giornalista per la MotoGP in sala stampa non hai un posto assegnato, quando arrivi in circuito ti metti a sedere dove capita e rimani lì per tutto il weekend. L’obiettivo più o meno comune è una postazione vicino alla zona dei media scrum, dove i piloti si raccontano quotidianamente, che sia anche abbastanza comodo da farti vedere le televisioni di Dorna in cui viene trasmessa la diretta accompagnata da una bella selezione di tempi sul giro, parziali, classifiche e altri dati utili a capire meglio quello che succede in pista. È fondamentale anche non essere troppo lontani dall’uscita della sala stampa, in modo da potersene andare alla svelta ogni volta che serve. Capita così di trovarsi vicino a colleghi stranieri, addetti stampa di team privati, parenti in visita, fotografi, giornalisti televisivi. Capita anche, con un po’ di fortuna, di sedersi di fianco a un amico intimo di Marc Marquez mentre lo spagnolo è impegnato nel suo ultimo weekend con la Honda, a Valencia.
Così siamo venuti a sapere - con certezza quasi assoluta - che al momento del suo addio alla Honda Marc Marquez ha tenuto aperta una porta per rientrare alla fine del prossimo anno. La cosa era già nell’aria da tempo, tuttavia a Valencia se ne è parlato con una certa insistenza. La condizione dello spagnolo, chiaramente, è che Honda costruisca una moto competitiva per lui in tempi brevi, ovvero entro la pausa estiva del prossimo anno, in modo da fare le cose con calma. Quindi Marquez, patto di vedere la RC213V sul podio almeno un paio di volte, potrebbe davvero tornare nel Team Repsol. Eventualmente a farne le spese sarebbe Joan Mir, che ha un contratto in scadenza alla fine del prossimo anno. Questo spiegherebbe la scelta dei giapponesi che, delusi dai risultati di Joan, non hanno avuto grossi problemi a offrire a Luca Marini un contratto biennale, così come spiegherebbe le parole e la gentilezza di Alberto Puig nei confronti di Marc Marquez al quale è stato permesso non solo di andarsene con un contratto in corso, ma anche di guidare la Ducati già dal test di Valencia.
A vederla così, quella tra l’8 volte campione del mondo e il Team Repsol sembra la più classica delle pause di riflessione: lui vuole tornare a divertirsi in moto (e ha spiegato più volte che l’alternativa sarebbe il ritiro) e la Honda deve crescere tecnicamente. Se non avessimo appena visto Marquez lasciare la casa più importante al mondo e uno stipendio fuoriscala per una passeggiata nell’ignoto, beh, diremmo che un ritorno di questo tipo è impossibile, invece una possibilità c’è.
Chiaramente Honda questa moto vincente deve farla. Le concessioni aiuteranno, HRC avrà addirittura la possibilità di installare nuovi motori durante la prima parte di stagione, eppure la situazione rimane difficilissima. Sarà più semplice rispetto all’anno appena passato, è vero, tuttavia limare gli ultimi decimi che portano dal podio a una decima posizione in questa MotoGP non è semplice. C’è poi un altro discorso, più legato a Marc Marquez: se dovesse cominciare a vincere a ripetizione da subito, in Ducati si troverebbero quasi costretti a metterlo sotto contratto nel team ufficiale, esattamente come sarebbe successo con Jorge Martin se avesse vinto il titolo in questo 2023. Al netto delle dichiarazioni dei vertici della Ducati (le avevamo sentite anche questo inverno, quando dicevano che Marc non sarebbe mai arrivato a Borgo Pangiale) a un Marc Marquez da mondiale e felice della situazione tecnica sarebbe difficile dire di no, se non altro per una questione di sponsor.
Certo è che di divorzi come quello tra Marquez e la Honda se ne vedono anche nel mondo reale, mentre le riconciliazioni a un anno di distanza sono più rare. A ben vedere però, uno che l’ha fatto c’è, si chiama Valentino Rossi e arrivava proprio da un biennio in Ducati.