In qualifica ha appena pizzicato il verde e gli è costato carissimo, con un giro record annullato e poi, per un problema tecnico, è pure rimasto senza la possibilità di un nuovo time attack. Tanto che poi in gara s’è ritrovato a partire dalla nona casella e con ancora addosso un’incaz*atura (giustificatissima) di quelle che difficilmente si lasciano alle spalle. Solo che domenica, nell’ultimo giro del GP di Motegi, Marc Marquez c’è cascato di nuovo. In cosa? Nella tentazione di mettere le ruote appena fuori dal tracciato, sempre in Curva 4 e nel bel mezzo dell’ultimo giro. Quando, cioè, proprio non si può fare.
Sul momento non se ne è accorto nessuno (chi di dovere, in verità, sì), ma, stando a quanto riferisce la testata spagnola Motosan, alla Curva 4, mentre l’otto volte campione del mondo cercava di tenere a debita distanza un Enea Bastianini che stava spingendo come un demonio, la Desmosedici 2023 col 93 sul cupolino è finita con le ruote oltre il cordolo. Proprio come era successo nel sabato delle qualifiche, ma questa volta senza conseguenze pesanti. Il tutto grazie a 36 millesimi. Che sono un nulla incalcolabile in gesti umani, ma che hanno permesso a Marc Marquez di salvare il terzo gradino del podio conquistato in gara. Sì, perché al momento dello “sconfinamento”, Marquez aveva un vantaggio su Enea Bastianini di 0,536 secondi.
Il regolamento, a questo proposito, parla chiaro: il pilota che esce dai limiti della pista e che ha un vantaggio pari o inferiore a 0,5 secondi dal pilota che lo segue deve cedere la posizione. Si può fare direttamente in pista o possono farlo, sotto forma di penalità, quelli della Race Direction a gara terminata. Nel caso di Marc Marquez, però, non lo ha fatto lui e non glielo imporrà nessuno. Non perché, come direbbero i soliti avvelenatori e i soliti complottisti, per Marc Marquez si chiude sempre un occhio, ma semplicemente perché l’otto volte campione del mondo aveva in quel momento un vantaggio superiore al mezzo secondo. Anche se di appena 36 millesimi.
0,036 secondi che, visto che il karma ci mette sempre del suo, compensano il torto in qualche modo subito da Marc Marquez nelle qualifiche di sabato con la comunicazione tardiva dell’annullamento del suo giro e che aiutano a tenere ancora più avvincente un mondiale che fino a Valencia vedrà un testa a testa non solo tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia per il titolo di campione del mondo, ma anche tra lo stesso Marc Marquez e Enea Bastianini per il terzo posto (ora sono separati di soli due punti a vantaggio dell’italiano).