“Durante la visita medica eseguita su Marc Marquez, 14 settimane dopo l'intervento, il team medico ha verificato una progressione soddisfacente del consolidamento osseo. Da questo momento in poi, Marquez può ora intensificare il suo programma di recupero di forza e mobilità con l'obiettivo di tornare gradualmente alle corse competitive” – E’ il testo esatto, scarno e secco, della nota diramata questa mattina da Honda per comunicare che Marc Marquez è pronto a tornare in sella. La notizia era nell’aria da giorni e anche dalle pagine di MOW avevamo anticipato che l’otto volte campione del mondo si sarebbe sottoposto proprio oggi alla visita di controllo per valutare i progressi fatti dopo l’intervento chirurgico subito al Ruber International Hospital di Madrid. Le foto e i video che lo stesso Marquez aveva inoltre pubblicato sui suoi profili social lasciavano poco spazio all’immaginazione su quanta e quale fosse l’intensità dei suoi allenamenti quotidiani.
E, adesso, potrà tornare anche a bearsi del suono di un motore. Si potrebbe quasi scommettere che le prime immagini in sella non tarderanno più di ventiquattro ore, anche se questo non significa necessariamente che il fenomeno di Cervera riuscirà ad essere regolarmente al via del primo GP della stagione, il 28 marzo in Qatar. Perché in ballo non c’è solo la ferma volontà di non forzare i tempi correndo troppi rischi, ma anche una situazione, legata al COvid19, che potrebbe suggerire ulteriore cautela. Gli scenari al momento più credibili sono tre, eccoli:
Marc Marquez comincerà dalla seconda
E’ l’ipotesi più accreditata in Spagna e, quindi, quella da elencare per prima perché, chiaramente, i media spagnoli hanno aggiornamenti più freschi e fonti più vicine alla famiglia del campione di Cervera: Marc Marquez salterà il GP inaugurale, il 28 marzo, per esserci a quello successivo, il 4 aprile, sempre in Qatar. In questo modo avrebbe tre settimane di tempo per allenarsi in moto, dopo 9 mesi senza prendere mai il gas in mano, seguendo un programma che lo stesso Marquez ha illustrato in un video recentemente pubblicato. L’idea è quella di tornare a guidare prima moto di piccola cilindrata e con non troppa potenza e poi passare ad un lavoro più specifico con la supersportiva CBR1000RR di Honda, per ritrovare confidenza con pesi e velocità. A quel punto, se i feedback saranno buoni, l’otto volte campione del mondo potrà preparare le valigie per volare in Qatar in tempo per venerdì 2 aprile, quando prenderanno il via le prove libere del Gran Premio.
Marc Marquez aspetterà la prima tappa europea
Sono in molti anche a sostenere questa ipotesi. Da tempo, infatti, si vociferava della possibilità che Marquez tornasse dal quarto gran premio, a Jerez, nei primi giorni di maggio. Nessuno, però, poteva aspettarsi che il suo recupero procedesse così velocemente e che, quindi, potesse addirittura scegliere di anticipare il rientro. Ma di quanto? Al di là del recupero fisico, del tono muscolare e della confidenza con la velocità, i sostenitori del “rientrerà in Europa” legano più l’ipotesi alle questioni legate alla pandemia da Covid19 e all’opportunità di stressarsi in un rischioso viaggio intercontinentale. Un rischio minimo, sia inteso, soprattutto per chi ha gli strumenti per tutelarsi in ogni modo, ma che si aggiungerebbe a quello relativo all’infortunio. Perdere due gare non sarebbe un dramma per un campione della sua portata e, quindi, essere pronto e già al top per Portimao, terzo GP della stagione, potrebbe rivelarsi una scelta tutt’altro che sbagliata.
Marc Marquez tenterà il miracolo
E’ l’ipotesi più accreditata tra i tifosi e tra quelli che, dopo aver aspettato tanto, non hanno più la pazienza di aspettare: ci sarà già dalla prima gara. Ma è anche l’ipotesi più azzardata, nonostante Marc Marquez non sia affatto nuovo a tentativi miracolosi (l’ultimo, però, gli era costato veramente caro). Probabilmente, dopo l’ok ottenuto oggi dai medici per tornare in sella, l’otto volte campione del mondo di proverà. Ma bisognerà capire quale sarà la reazione allo stress dei primi allenamenti in moto. Lui stesso, nel suo video, aveva fatto un passaggio che risulta piuttosto sibillino: “Proverò con una moto piccola e poi, il giorno dopo, con una più grande per ritrovare il brivido dei 300 km/h”. Ma quel “il giorno dopo” potrebbe essere un semplice modo di dire e non un appuntamento già cerchiato in fluo sul calendario. Honda, per ora, lo ha regolarmente inserito nella lista dei piloti partecipanti al GP inaugurale del 28 marzo. Considerando che le libere cominceranno il venerdì, però, significherebbe che Marc Marquez, da oggi, avrebbe a disposizione meno di due settimane.